Comunicazioni di messa in esercizio

Ultimo aggiornamento 12-02-2024

Come noto, ai sensi del comma 82 - art. 3 L.R. 1/2000, Regione Lombardia ha delegato alla Province lombarde le funzioni in materia di autorizzazione alla costruzione e successivo collaudo degli impianti elettrici aventi tensioni di esercizio fino a 150 kV e tali funzioni sono regolate dalla legge regionale n° 52/1982 e s.m.i.

In particolare, ai sensi degli art. n° 10 e 11 della suddetta legge regionale, i soggetti competenti devono presentare comunicazione di messa in esercizio, da almeno un anno, degli impianti elettrici affinchè gli uffici provinciali provvedano ad avviare la procedura di collaudo.

Tale comunicazione di messa in esercizio dovrebbe contenere in particolare:

• la dichiarazione di effettiva costruzione e messa in esercizio delle linee oggetto del decreto di autorizzazione;
• la dichiarazione che sono stati adempiuti tutti gli obblighi derivanti dall’autorizzazione alla costruzione ed esercizio delle opere ed in particolare, che gli impianti e le relative opere accessorie di cui all’oggetto dell’autorizzazione sono stati costruiti con l’impiego di materiali, strutture ed opere conformi a modelli unificati già sottoposti a verifica e collaudo di tipo, secondo quanto previsto dal D.P.R. 21 giugno 1968 n° 1062 e dalle successive norme vigenti in materia;
• la dichiarazione che sono stati messi in esercizio da oltre tre anni e hanno funzionato regolarmente sino alla data di presentazione della richiesta di collaudo;
• la dichiarazione che sono conformi e rispondono al progetto e alle prescrizioni tecniche stabilite nell’autorizzazione stessa;
• la dichiarazione che sono state adottate tutte le misure di sicurezza previste dall’art. 9 della L.R. 52/1982.

Al fine di non confondere fra loro gli impianti elettrici, si richiede che la S.V. rilasci le suddette dichiarazioni per ogni impianto, citando nell’oggetto anche la data ed il numero del relativo decreto di autorizzazione e si deve allegare anche copia del nulla osta rilasciato dal Ministero delle Comunicazioni.

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