Obiettivi
Ultimo aggiornamento 16-01-2012
Art. 3 - Obiettivi specifici (protocollo di intesa)
Il PTdA-CR sviluppa i seguenti obiettivi di carattere territoriale, a cui corrispondono priorità attuative insieme ai relativi contenuti di interesse sovracomunale da svilupparsi nei rispettivi Piani di Governo del Territorio e, in particolare, negli atti pertinenti.
Gli obiettivi che il PTdA-CR deve recepire sono:
- analisi territoriale condivisa al fine di definire scelte di programmazione d'area vasta
- approfondimento delle tematiche legate allo sviluppo produttivo e infrastrutturale sovracomunale anche alla luce dei prospettati nuovi assetti infrastrutturali sovra provinciali;
- valorizzazione del sistema ambientale e del paesaggio con particolare riguardo alla Rete Ecologica Regionale e locale e alle potenzialità offerte dai PLIS;
- il contenimento dello consumo di suolo agricolo tutelando e riqualificando anche gli spazi aperti in ambito urbano e peri-urbano;
- lo sviluppo di una proposta di sistema insediativo sovralocale sostenibile che tenga conto delle effettive esigenze di carattere abitativo per giungere all’ipotesi di individuazione delle quote locali insediabili;
- la messa a punto di una proposta di piano dei servizi intercomunale.
Nello specifico dovrà:
- verificare e programmare il rapporto funzionale tra i Poli Industriali comunali esistenti e già pianificati, in modo particolare tra il Porto di Cremona (nord e sud del canale), il Polo produttivo provinciale di Tencara ed il Polo logistico di San Felice;
- verificare e programmare il rapporto funzionale tra i sopra citati episodi insediativi e la rete infrastrutturale esistente/potenziale con particolare riferimento all'ipotesi Gronda Nord, al raccordo del “Terzo ponte”, ed al canale navigabile;
- valutare la relazione di rete con il territorio extra-provinciale sul quale sorgono insediamenti potenzialmente rilevanti;
- valutare un'ipotesi di inserimento dell’attuale comparto Tamoil in riferimento alla strategicità sovracomunale dell’area;
- impostare un’ipotesi di programmazione intercomunale dei servizi (valorizzazione dei servizi gravitazionali, lotta alla moltiplicazione/spreco delle funzioni erogate, ampliamento alla sfera sussidiaria dell’attuale banale concezione dei servizi come standard quantitativi, ragionamenti sulla polarità delle attribuzioni, ecc.), che possa rappresentare lo spunto per la sua ricezione coordinata negli strumenti comunali;
- concorrere all’avvio della multifunzionalità agricola, introducendo la concezione di agricoltura come attività produttiva ed al contempo a servizio all’individuo e all’ambiente, valorizzando il fondamentale ruolo del mondo agricolo per la protezione delle risorse ambientali;
- individuare la modalità di un corretto utilizzo dei suoli rispetto al reale fabbisogno insediativo;
- verificare il concreto utilizzo del Parco Locale di Interesse Sovracomunale cremonese quale strumento di programmazione delle aree extraurbane teso al coordinamento e alla valorizzazione di tutte le risorse agricole e fisiche della pianura cremonese, del reticolo idrologico, del versante multifunzionale della dimensione agricola, dei paesaggi e della cultura agricola come produzione di reddito collaterale per il presidio ambientale dell’agricoltore.