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Presentazione

Ultimo aggiornamento 25-11-2011

Piano Integrato della Mobilità

Il Piano Integrato della Mobilità e i rispettivi Piani di Settore, che da anni vedono impegnata l'Amministrazione Provinciale, sono stati approvati con Delibera di Consiglio del 18 febbraio 2004 (Vedi Sezione Dedicata).
I primi indirizzi del Piano Integrato della Mobilità . Linee Guida ed Allegati sono stati approvati con Delibera  Consiliare n. 95 il 9 luglio 2003 in occasione dell.approvazione del P.T.C.P.

PIML'assessorato ai trasporti intende, dunque, perseguire un progetto concertato con tutti i soggetti interessati al fine di garantire lo sviluppo ottimale ed armonico dell'intera Provincia, ribadendo l'efficacia di un processo decisionale che proceda dal generale verso il particolare.
Il PIM, dunque assume valenza strategica d'individuazione delle criticità alle quali rispondono, concretamente, i diversi Piani di Settore.

Il "Piano Integrato della Mobilità" deve essere letto come un PROGRAMMA di sviluppo integrato della pianificazione dei diversi settori della mobilità, nonché dei progetti strategici relativi ai nodi territoriali e della loro politica attuativa.

Il PIM quindi focalizza scelte, azioni ed obiettivi generali, che la Provincia intende sviluppare nella redazione dei diversi piani di settore. È necessario raggiungere un elevato livello di coerenza all'interno dei diversi Piani, ma anche con le altre azioni di sviluppo promosse dall'Ente, potenziando e riorganizzando le infrastrutture e i servizi per la mobilità. Ogni intervento deve basarsi sulla tutela, la riqualificazione e la ricostruzione del paesaggio e dell'ambiente.

L'obiettivo politico dell'Amministrazione della Provincia di Cremona, è quello d'affermare il ruolo delle sue città nell'ambito delle grandi reti di trasporto e nello stesso tempo di dare risposta alla domanda crescente di spostamento di persone e merci con un modello di "mobilità sostenibile". Significa garantire sistemi che riducano progressivamente il consumo delle risorse non rinnovabili (energia, aria, territorio) e contribuiscano a migliorare lo stato dell'ambiente: per fare di queste indicazioni una ragione di metodo occorre una stretta integrazione tra i diversi sistemi di mobilità e il territorio.

I Piani di Settore, testimoniano la volontà di una indagine ulteriormente approfondita. Si tratta di un work in progress, chiamato a verificare, continuamente, i risultati ottenuti implementandoli con processi di verifica dedicati così da ottenere un riscontro continuo tra scopo - azione e risultato.

La costruzione di un quadro unitario di conoscenza della domanda di trasporto, dello stato delle reti e della programmazione in atto, in relazione all'assetto del territorio e alle condizioni ambientali, promuove lo sviluppo dei singoli piani di settore attraverso l'istituzione di un Sistema informativo della Mobilità.

Nel Protocollo di Kyoto (1998), adottato nella terza Conferenza sui Cambiamenti climatici, sono stati anche individuati  obiettivi quantitativi, in termini di riduzione di alcune emissioni gassose.
Il trasporto di persone e merci si è rivoluzionato nel corso del secolo da poco concluso fino a diventare elemento caratterizzante della vita quotidiana. Misurarsi con questi nuovi orizzonti significa trovare strade alternative all'accresciuto bisogno di mobilità, risolvendo, innanzitutto, i problemi connessi a una sempre più fitta infrastrutturazione e a un parco veicoli in continua ascesa. Nel campo dei  trasporti, dunque, gli obiettivi da raggiungere sono chiari e ben definiti, rimane da attuarli nella realizzazione della pianificazione territoriale, riducendone l'impatto ambientale, le emissioni totali inquinanti, la stessa necessità di mobilità, incrementare l'offerta del trasporto collettivo, contenere l'uso del mezzo privato motorizzato, potenziare l'intermodalità.

Il P.I.M. è costituito da:

Il Piano Integrato della Mobilità pone attenzione a tutti i temi della viabilità stradale, ferroviaria, idrovia, ha come scopo uno Sviluppo economico, territoriale e sociale che sappia sposarsi in particolare, con le problematiche legate alla sicurezza e all'ambiente. Il Piano, dunque, vuole essere uno strumento tecnico amministrativo che presenta aspetti originali e innovativi rispetto agli strumenti divulgativi usati in passato.
In questo modo si è voluto definire un quadro d'assieme delle politiche territoriali caratterizzato da flessibilità e continuo aggiornamento. I Piani propongono linee di sviluppo coerenti con la fisionomia attuale del territorio e in accordo con responsabili previsioni di crescita futura.