L'obiettivo si pone una finalità formativa ed informativa interna su una materia complessa e, apparentemente, farraginosa (se non la si discerne dai sui principi ispiratori), spesso considerata priva di concretezza, e, quindi, poco incline ad essere proficuamente applicata ai reali processi pianificatori e di
gestione. Si ritiene fondamentale riflettere (anche con il supporto del NIV, laddove necessario) sui margini di sviluppo degli strumenti in essere al fine di evitare il rischio "dell'adempimento fine a stesso", nonchè per colmare, in modo strutturato e anche individuale, lacune e dubbi e per approfondirne la conoscenza in un periodo in cui numerose sono state le innovazioni normative e di prassi.
Più nel dettaglio, il ciclo di gestione della performance degli Enti si basa su diversi strumenti, quali il piano delle performance, il sistema di misurazione e valutazione delle prestazioni, la relazione sulle performance, la cui applicazione pone in essere diverse fasi e adempimenti che coinvolgono tutto l'Ente;
i dipendenti risultano, nella globalità e individualmente, coinvolti e comunque soggetti destinatari degli effetti della valutazione. Lo stesso processo di valutazione si articola in passaggi successivi indirizzati all'erogazione della retribuzione di risultato, passando dal concetto di performance organizzativa, che evidenzia il contributo assicurato da tutti i dipendenti rispetto ai risultati della struttura di appartenenza e via via all'amministrazione nel suo complesso. Il SMVP negli ultimi anni è stato soggetto a diverse modifiche a seguito, in primis, alle variazioni della normativa di settore (D.lgs.vo 118/11, D.lgs.vo 150/09, CCNL ecc.) nonché a scelte di opportunità finalizzate a concretizzare uno sforzo volto al progressivo miglioramento degli strumenti.
Il buon governo di un ente locale, inoltre, non può ignorare la correlazione e l'integrazione fra i documenti della performance e quelli del ciclo di pianificazione, programmazione, gestione e rendicontazione dell'attività in generale, così come disciplinato dal TUEL. Il concetto di interazione tra i vari cicli dell'amministrazione (performance, bilancio, programmazione strategica, programmazione opere pubbliche ) è elemento centrale enunciato dalle stesse linee guida dell'Ufficio per la valutazione della performance del Dipartimento della Funzione pubblica;
d'altro canto lo stesso PEG ha una duplice valenza:
pianificatoria e valutativa.
Ci si pone, in sintesi, i seguenti elementi di confronto:
- inquadramento generale della materia inerente la gestione del ciclo della performance nell'ambito dell'attività di programmazione e controllo;
- favorire i collegamenti tra ciclo della performance e processi di programmazione dell'ente con le collegate scadenze temporali;
- sviluppare un approccio non adempimentale al ciclo della performance;
- valorizzare la costruzione del piano della performance sempre più contestualizzato;
- conoscere il sistema vigente di misurazione e valutazione delle prestazioni;
- confrontarsi sui margini di miglioramento degli strumenti in uso.
La modalità di conduzione del percorso è impostata considerando due principali modalità:
- attraverso un gruppo di lavoro composto dai referenti della programmazione presso ogni settore (valutando l'approfondimento di tematiche specifiche in concomitanza con gli adempimenti da assolvere nel corso dell'anno)
- aprirsi a richieste di incontro con singoli o piccoli gruppi, facendo leva sulla diffusione dell'iniziativa attraverso i dirigenti e le posizioni organizzative.
Le misure di distanziamento fisico introdotte a seguito dell'emergenza sanitaria rendono necessario non solo l'introduzione di una modalità di effettuazione da remoto delle attività previste, ma hanno dilatato i tempi inizialmente previsti. Ci si propone, per l'anno in corso, un coinvolgimento di alcune unità di personale appartenenti almeno al 80% dei settori dell'ente, valutando eventualmente, in base al grado di adesione, un proseguimento per l'anno 2021.