La Provincia di Cremona, Autorità competente in materia di A.I.A. per gli allevamenti di suini e di avicoli con capacità produttiva superiore alle soglie di Legge, entro il febbraio 2021 deve rilasciare, in quanto in scadenza quadriennale, oltre 100 provvedimenti di rinnovo dell'autorizzazione, comprensivi degli esiti della valutazione ex post dell'assenza di pregiudizi ambientali eventualmente arrecati dall'esercizio di tali allevamenti intensivi, così come previsto dalla D.G.R. 15 luglio 2019 - n. XI/1926, finalizzata a "sanare" le situazioni autorizzatorie non regolari in quanto rilasciate nel passato in mancanza di V.I.A. L'istruttoria preordinata al rilascio di tali provvedimenti, avente un marcato carattere interdisciplinare, deve portare all'elaborazione di un testo autorizzativo adeguato anche a garantire le Aziende che gestiscono questi allevamenti nei confronti di contestazioni giudiziarie derivanti da autorizzazioni A.I.A. oggettivamente non regolari, originate da indicazioni della Regione recentemente rivelatisi non conformi alla normativa ambientale statale. La mole di lavoro da svolgere rende necessaria l'ottimizzazione di tutte le funzioni tecniche e amministrative interessate da questi procedimenti, per cui il processo di regolarizzazione potrà giungere a buon fine solo se il competente Ufficio provinciale svolgerà un'efficace azione di regia nei confronti di tutti i soggetti coinvolti (Aziende, progettisti, Associazioni di categoria), finalizzata ad orientare fin dall'inizio la redazione dei documenti tecnici ed amministrativi necessari per l'istruttoria in modo che risultino completi e adeguatamente dettagliati, quindi pronti per essere sottoposti al giudizio delle Conferenze di servizi e, conseguentemente, utilizzati per la redazione dei provvedimenti di A.I.A. L'Ufficio dovrà altresì elaborare un protocollo di valutazione delle "liste di controllo" presentate dalle Aziende per definire in modo imparziale quando sussistano condizioni di rilevante pregiudizio ambientale, che comportano l'obbligo per l'Autorità competente di imporre misure mitigative e/o compensative anche esterne al perimetro aziendale e di svolgere procedimenti sanzionatori di entità potenzialmente assai cospicua.
Considerato che non è stata presentata la maggior parte delle domande attese nel 2020, si è definito il seguente progetto finalizzato a trovare comunque una soluzione che garantisca una possibilità di adeguamento alla normativa tramite una procedura semplificata, elemento caratterizzante dell'obbiettivo, che in qualche modo tiene anche conto delle criticità connesse all'emergenza sanitaria. Pertanto si disporrà che i Gestori inadempienti presentino entro il 5 febbraio 2021 all'Autorità competente la domanda di riesame, corredata dei documenti necessari per la verifica delle modalità con cui il Gestore intende dimostrare l'adeguamento alle BAT (Migliori tecniche disponibili) di settore entro il 21/2/2021 e quelli necessari per la valutazione ex post dell'assenza di pregiudizi ambientali eventualmente arrecati dall'esercizio di tali allevamenti intensivi, così come previsto dalla D.G.R. 15 luglio 2019 - n. XI/1926;
eseguendo una istruttoria limitata alla sola verifica dell'adempimento dell'obbligo di adeguamento alle BAT e dell'assenza di pregiudizi ambientali, si emetterà un atto autorizzativo semplificato nei confronti dei Gestori che hanno correttamente documentato tali adempimenti;
a chi non riuscisse a eliminare l'inadempienza sarà comunicato che l'attività di allevamento non può essere esercita dal 21/2/2021, in quanto priva della necessaria autorizzazione. L'atto autorizzativo semplificato prescriverà a ogni Gestore interessato di presentare entro 60 giorni una domanda di aggiornamento dell'atto stesso che, qualora correttamente presentata completa della necessaria documentazione integrativa, comporterà il rilascio entro i termini di Legge dell'Autorizzazione Integrata Ambientale completa, con una riduzione dei tempi a 140 giorni.
Le domande pervenute oltre i 60 giorni saranno istruite nei tempi di legge (150gg).