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Cave: ampliamento di attività estrattiva esistente

Ultimo aggiornamento 06-11-2019

Il legale rappresentante dell’azienda titolare dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività estrattiva che è intenzionata ad estendere i lavori ad aree rappresentate nel progetto di gestione allegato all’atto autorizzativo, ma non oggetto di specifica autorizzazione, presenta la domanda di autorizzazione all’ampliamento, in regola con le norme in materia di bollo, alla Provincia di Cremona - Settore  Ambiente e Territorio ed agli enti competenti ad esprimersi (Comune territorialmente competente;  Servizio Programmazione Territoriale della Provincia di Cremona qualora l’area di intervento sia soggetta a vincolo paesistico; A.I.Po - U.O. di Cremona qualora l’area di intervento faccia parte di una delle fasce del P.A.I.; Enti gestori dei Parchi naturali interessati).

La domanda deve essere corredata degli elementi formali, tecnico – burocratici e tecnico – progettuali elencati nelle istruzioni per ampliamento cava esistente riportate al termine della specifica pagina; alla domanda deve inoltre essere allegata l'attestazione di avvenuto pagamento degli oneri istruttori, a cui vanno aggliunti € 16 quale contributo per l'assolvimento dell'imposta di bollo sul provvedimento e di € 2 per ogni cartografia allegata all'atto (le modalità di pagamento sono specificate nelle pagine dedicate agli oneri di istruttoria della sezione Ambiente di questo sito; la causale del versamento è "spese istruttoria ampliamento cava esistente - capitolo 4242"). Le domande pervenute che risulteranno carenti di uno o più degli elementi previsti dalle citate istruzioni saranno immediatamente rigettate.

Se la convenzione già stipulata non è adeguata a regolare i rapporti relativi ai volumi di nuova escavazione, deve essere presentato un nuovo documento, sottoscritto da entrambe le parti.

Qualora non si sia già provveduto in sede di approvazione del progetto di ATE, prima della conclusione del procedimento di autorizzazione la Provincia deve acquisire dall’autorità competente uno specifico atto di pronuncia di compatibilità ambientale riferita al medesimo progetto di cui si chiede l’autorizzazione: il legale rappresentante dell’azienda deve perciò in tempo utile richiedere separatamente all’autorità competente tale pronuncia.

Qualora il progetto riguardi aree soggette a vincolo paesistico o preveda una trasformazione dell’uso del suolo che comporti l’eliminazione di un bosco, prima della conclusione del procedimento di approvazione il titolare deveottenere una specifica autorizzazione paesaggistica e/o forestale, emanata dall’autorità competente in riferimento al medesimo progetto di cui si chiede l’approvazione.

Dopo aver verificato la conformità della domanda con le previsioni del vigente Piano cave ed aver valutato i pareri acquisiti, gli uffici provinciali notificano il decreto dirigenziale di autorizzazione all'ampliamento dell’attività estrattiva: dal momento della notifica dell’atto autorizzativo, l’area oggetto del progetto di coltivazione e recupero è interessata da un cantiere ed è assoggettata alle norme di polizia mineraria (di cui alla specifica pagina nella sezione “Obblighi”).

 Vedi la scheda procedimento

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