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Insediato il nuovo Consiglio Provinciale


Data di pubblicazione: 11 gennaio 2022 in "Ufficio Stampa"

Si è insediato oggi il nuovo Consiglio Provinciale, con la convalida degli eletti.
Presenti in sala, oltre al Presidente, il Segretario Generale Carmelo Salvatore Fontana con il Coordinatore Massimo Placchi, i neo consiglieri provinciali: alla destra del Presidente nell’ordine  Zabert Attilio Paolo, Patelli Valeria, Bibiani Palmiro Angelo, Sisti Alberto, Raglio Filippo (Rossoni Giovanni collegato da remoto); alla sinistra del Presidente Gorlani Matteo, Gagliardi Giovanni, Vappina Fabrizio, Genzini Silvia (Dioli Ilaria e Bassi Jacopo collegati da remoto).

Dopo gli atti di rito della seduta consiliare, che si è svolta, appunto, in modalità mista (sia in presenza che da remoto per poter consentire la massima partecipazione) il Presidente della Provincia di Cremona, Paolo Mirko Signoroni, ha preso la parola:

“Care Consigliere, Cari Consiglieri
innanzitutto un sentito benvenuto ai neo eletti ed un profondo ringraziamento a tutti i consiglieri provinciali, che ci hanno accompagnati in questi difficili anni, soprattutto nel precedente mandato durante il periodo pandemico, purtroppo non ancora terminato, così come a tutti gli uffici, Dirigenti e Dipendenti, che nonostante le restrizioni e la incrementale diffusione del virus, hanno portato a termine opere, cantieri, servizi alla collettività ed alle istituzioni.

Il mio saluto non vuole esser formale: abbiamo davanti nuove ed importanti sfide, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) alla transizione digitale ed ecologica nell’attuazione di un modello di economia circolare volto a favorire l’impresa, l’occupazione, nuove e moderne opere che permettano al sud Lombardia di giocare un ruolo di primo attore nello scacchiere nazionale ed europeo.

Tutto ciò unitamente ai 17 goals (obiettivi dello sviluppo sostenibile) dell’Agenda Europea che si accompagnano ad altri e differenti interventi, che l’Ente ha già realizzato, come il SEAV, ed altri realizzerà.
Un’attività che ha registrato importanti risultati anche nell’ambito infrastrutturale attraverso il Piano regionale Marshall, volto alla sicurezza e ammodernamento della rete viaria provinciale, all’edilizia scolastica, con nuovi plessi ed interventi strutturali, investimenti che si sono realizzati grazie ai fondi PON, nazionali e regionali, intercettando ogni bando e permettendo così spazi sicuri e moderni per i nostri studenti; evidenzio, inoltre, il varo dei servizi a sostegno dei Comuni (in tema di privacy, personale, appalti, etc) e dei cittadini, i servi del lavoro, tutta l’attività ambientale, lo sviluppo della protezione civile unitamente al controllo della Polizia provinciale, alla pianificazione territoriale ed attività portuale.
Accanto a tutto questo altri temi che necessiteranno , proprio all’interno del PNRR di un radicale cambio di rotta: lo sviluppo concreto della navigazione fluviale e commerciale ed il rilancio economico della provincia attraverso un piano strategico e condiviso, che premi le nostre eccellenze in campo agricolo ed agroalimentare, industriale, artigianale, delle PMI, in collegamento con il sistema Universitario locale che rappresenta un patrimonio per la nostra comunità. Qui si inserisce anche tutto il contesto delle società partecipate a cui la Provincia spetta il controllo e la condivisione di scelte aziendali.

Parimenti vanno poi valutati gli effetti di un iter, ancora in corso, della mancata riforma della PA e delle Province, così come del loro sistema elettorale, che va assolutamente rivisto: i primi segnali che ci giungono dal Governo, paiono esser al definitivo ed auspicato superamento della Legge cosiddetta Delrio, ridando agli stessi enti intermedi risorse umane e finanziarie in grado di accogliere le sfide che sopra citavo ed una organizzazione di indirizzo e di governo più ampia e definita con nuove figure, come il ritorno della Giunta, che permettono di gestire diversamente da oggi l’attività monocratica.

Come detto ci aspetta un mandato consiliare denso di attività e che ci vede attori all’interno delle dinamiche di sviluppo locale, tra questi i tavoli della competitività che a nostro giudizio, vanno ripresi e rimodulati, anche nella loro funzione e declinazione, insieme agli Amministratori locali ed alla Camera di Commercio, che fan parte della Cabina di regia, per dare risposte operative e di indirizzo nei vari settori che si da tempo individuati e per i quali si è svolto, grazie a Reindustria, un ottimo lavoro; mi riferisco anche al tema sanitario e sociale a seguito del varo della nuova legge regionale, e non ultimo, l’attuazione Masterplan 3C”, il piano di sviluppo di medio-lungo periodo promosso dall’Associazione degli Industriali di Cremona e realizzato da The European House – Ambrosetti che, dopo la ampia partecipazione, ci porterà a siglare l’avvio dell’Associazione temporanea di scopo per la sua realizzazione, insieme alle parti economiche, sociali del territorio, fra cui Associazioni di categoria, Camera di Commercio, Sindaci, che numerosi, hanno già aderito con propri atti.
 Accennavo prima al tema finanziario: in questi anni, grazie gli uffici, abbiamo sempre raggiunto gli equilibri di bilancio nonostante i prelievi forzosi dello stato; lo stesso Consiglio Provinciale è stato protagonista di quanti interventi siano stati fatti, per milioni di euro, in opere pubbliche e servizi alla comunità, mettendo molto spesso il cuore oltre all’ostacolo, e cogliendo nuove esigenze: per esempio abbiamo insediato una nuova figura, quella Garante provinciale dei diritti delle persone private della libertà personale; sviluppato grazie all’attività delle precedenti consigliere, in particolare della consigliera di parità Carmela Fazzi, che ha passato il testimone all’avv. Cristina Pugnoli, le iniziative ed attività collegate alla pari opportunità, in riferimento anche con il mondo del lavoro e sociale.
Inoltre, a titolo meramente esemplificativo, vi è tutto il tema della funzioni delegate che sono oggetto di recente revisione legislativa, come detto la Protezione civile, che è fondamentale nella società e nel nostro territorio, forte di oltre 600 volontari, oggi fortemente impegnati anche nei presidi ed hub vaccinali e nel supporto alla popolazione; poi vi sono la cultura ed il turismo, che appunto prevedono un ampliamento della zona di azione dai sistemi museali e servizi bibliotecari alla valorizzazione delle nostre realtà artistico-storico culturali fino ai controlli e monitoraggi nelle strutture ricettive al servizio della imprese del settore oltre all’attività collegata al registro delle Associazioni del volontariato – terzo settore.

Ho fatto quindi una estrema sintesi e, da subito, voglio rendere tutti partecipi di un percorso che insieme vorremo costruire, con la vostra disponibilità ed impegno, al di là delle distinzioni politiche e di provenienza, consci delle difficoltà ma anche motivati dalla stessa centralità che abbiamo ed avremo nell’attuare con i Sindaci del territorio e portatori di interessi locali politiche di sviluppo in una epoca fondamentale di transizione a beneficio delle future generazioni e dell’occupazione.

Un’ultima riflessione: il tema politico ed il dibattito generico e generalizzato di questi giorni che ha riguardato il dopo elezioni si è incentrato molto sulle deleghe e poco sugli obiettivi che ci attendono: il superamento di questo dualismo non può che aiutarci a proseguire speditamente nel dare risposte ai cittadini ed è per questo, conscio comunque della sua valenza, che non ho alcun pregiudizio e fornisco massima disponibilità nel valutare insieme alle stesse segreterie politiche ogni possibile percorso e soluzione.
Buon lavoro e grazie già da ora del vostro impegno”.

Infine, sono intervenuti i Consiglieri Provinciali Alberto Sisti, che ha apprezzato le parole del Presidente sulla condivisione di un percorso comune, volto alla realizzazione di un programma di azione dell’Ente di medio-lungo termine; medesima posizione espressa anche dal consigliere Gianni Rossoni. Il Consigliere Giovanni Gagliardi, nel riprendere tali linee, ha evidenziato come la Provincia debba esser sempre di più la casa dei Comuni.

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