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Giornata Europea Cultura Ebraica - Soncino 18 Settembre 2022


Data di pubblicazione: 13 settembre 2022 in "Ufficio Stampa"

“Rinnovamento”

Gli Ebrei Soncino, da prestatori di denaro a stampatori
Dal territorio tedesco all’impero turco

Dr.ssa Francesca Perotti

“Rinnovamento”: non potrebbe esserci termine migliore per descrivere la condizione degli Ebrei che hanno dovuto, in continuazione, spostarsi da un luogo all'altro, adattandosi ogni volta ad ambienti e situazioni. Stessa sorte toccò ai nostri Ebrei che, alla fine del XIV secolo, si allontanarono dal territorio tedesco, sfuggendo alle persecuzioni antisemite, intensificatesi nella seconda metà del Trecento, per giungere sul suolo italiano nel 1394. E da Treviso, sostando a Cremona, Mantova, Bassano, in Veneto, Orzinuovi, arrivarono a Soncino nel 1454 continuando a dedicarsi all'attività feneratizia, ossia il prestito di denaro, fino a quando, per volontà del medico rabbino Israel Nathan, nel 1483, vi fondarono una delle tipografie ebraiche più antiche del mondo. E qui, nel 1488, sarà dato alle stampe il primo esemplare al mondo della Bibbia ebraica completa vocalizzata. Con la chiusura della tipografia, nel 1490, gli Ebrei Soncino, che avevano assunto tale cognome dal 1465, si spostarono in altre città quali Napoli, Brescia, Barco di Orzinuovi, Padova, Venezia, Fano, Pesaro, Ancona, Ortona Mare, Rimini, Cesena, stampando capolavori tipografici in lingua ebraica, latina, greca ed in volgare italiano, spaziando tra testi religiosi, letterari, scolastici, civici. La parabola dei Soncino si chiuse in territorio turco presso l'Impero ottomano di Solimano il Magnifico, prima a Salonicco e successivamente a Costantinopoli, anche se le ultime edizioni conosciute dei Soncino vennero edite al Cairo, in Egitto, tra il 1557 e il 1562.


Dall’incunabolo alle cinquecentine ebraiche nella tipografia italiana
Dr.ssa Valeria Rossini
Analisi storica dell’evoluzione della tipografia e delle prime iniziative editoriali ebraiche in Italia tra rapporti e collaborazioni. Lo scritto verterà principalmente sui contributi apportati all’evoluzione della nuova tecnica di trasmissione dei testi sacri della cultura ebraica attraverso l’analisi dell’attività dei Soncino, del compositore e tipografo Abraham ben Hayyim dei Tintori da Pesaro, della tipografia della famiglia Cusi a Piove di Sacco ed il confronto con il cristiano Daniel Bomberg, primo ed unico stampatore di opere ebraiche a Venezia.



 

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