Vai al contenuto della pagina

La mortalità per il complesso della cause dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020

Dati provinciali e comunali forniti dall'ISTAT e dall'istituto Superiore di sanità


Data di pubblicazione: 30 marzo 2021 in "Dati demografici"

Il Rapporto prodotto congiuntamente dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) presenta un’analisi della mortalità dell’anno 2020 per il complesso dei decessi e per il sottoinsieme dei soggetti positivi al Covid-19 deceduti.

Nel 2020 in Italia il totale dei decessi per il complesso delle cause è stato il più alto mai registrato dal secondo dopoguerra: 746.146 decessi, 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% di eccesso).
In tale valutazione occorre tener conto che nei mesi di gennaio e febbraio 2020 i decessi sono stati inferiori di circa 7.600 unità a quelli della media dello stesso bimestre del 2015-2019 e che i primi decessi di persone positive al Covid-19 risalgono all’ultima settimana di febbraio. Pertanto, volendo stimare l’impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale, è più appropriato considerare l’eccesso di mortalità verificatosi tra marzo e dicembre 2020. In questo periodo si sono osservati 108.178 decessi in più rispetto alla media dello stesso periodo degli anni 2015-2019 (21% di eccesso).

Guardando alle classi di età, il contributo più rilevante all’eccesso dei decessi dell’anno 2020, rispetto alla media degli anni 2015-2019, è dovuto all’incremento delle morti della popolazione con 80 anni e più, che spiega il 76,3% dell’eccesso di mortalità complessivo (in totale sono decedute 486.255 persone di 80 anni e oltre, 76.708 in più rispetto al quinquennio precedente).
L’incremento della mortalità nella classe di età 65-79 anni spiega un altro 20% dell’eccesso di decessi; in termini assoluti l’incremento per questa classe di età, rispetto al dato medio degli anni 2015-2019, è di oltre 20 mila decessi (per un totale di 184.708 morti nel 2020).

L’eccesso di mortalità osservato nel 2020, a livello medio nazionale, aumenta al crescere dell’età ed è più accentuato negli uomini rispetto alle donne.

Nell'anno 2020 l'incremento percentuale più alto dei decessi, rispetto al quinquennio precedente, è stato rilevato nella provincia di Bergamo (+60,6%) e a seguire nella provincia di Cremona (+52,7%) e di Brescia (+40,7%). In particolare, in provincia di Cremona il maggior numero di decessi si è avuto nei mesi di marzo (1.921 decessi, +405%) e aprile (863 decessi, +165%). 

In allegato è presente anche una tabella con i dati sui decessi nei comuni della provincia di Cremona nei singoli mesi dell'anno 2020, divisi anche per sesso, che riporta l'incremento percentuale rispetto al quinquennio precedente.

I dati Eurostat consentono di valutare l’impatto dell’epidemia di Covid-19 sull’eccesso di mortalità totale nei diversi Paesi. A partire dal mese di marzo 2020 l’eccesso di mortalità è stato in Italia del 20,4%, inferiore a quello della Spagna (23,6%), del Belgio (20,8%) e della Polonia (23,2%) ma superiore a quello della Francia (13,2%), della Germania (7%), dell’Olanda (14,7%) e del Portogallo (13,9%).

Allegati:

Per contattarci:
Michela Dusi
C.so Vittorio Emanuele II, 17 - 26100 Cremona
Tel. +39 0372 406515
email: statistica@provincia.cremona.it