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Una comunità rigenerativa: quale alleanza tra welfare, lavoro e imprese

Ultimo aggiornamento 01-07-2014

Da tempo il territorio (istituzioni, associazionismo, parti sociali) è impegnato in percorsi di approfondimento, progetti e sperimentazioni sui temi delle nuove povertà, della spesa sociale, della conciliazione famiglia-lavoro e, più in generale, sul macro-tema “welfare”, nelle diverse accezioni: generativo, di comunità, aziendale.

La situazione attuale, ormai divenuta strutturale, impone un ri-pensamento ed un ri-orientamento delle politiche sociali, delle politiche per il lavoro e, più generale, delle politiche di sviluppo. Si tratta di un processo che inevitabilmente comporta una conseguente ri-definizione e ri-programmazione dei servizi, pubblici e privati, e delle relative modalità di intervento, così come una revisione dei modelli organizzativi, profit e non-profit, in un’ottica preventiva e generativa di risorse ed opportunità.

Tale necessità riguarda la comunità nel suo complesso: pubblica amministrazione, settore privato, terzo settore, cittadine e cittadini. Tutte e tutti chiamati a partecipare alla ri-costruzione della coesione sociale, quale antidoto più efficace contro le nuove povertà e l’esclusione sociale e lavorativa.

Queste ed altre questioni sono state oggetto del convegno "Una comunità rigenerativa: quale alleanza tra welfare, lavoro e imprese" che ha visto la partecipazione di esperti in tema di welfare e lavoro ed importanti testimonianze da rappresentanti del territorio (enti locali, imprese e cooperazione sociale, sindacati, terzo settore).

Ospiti del convegno sono stati: Giancarlo Rovati (Università Cattolica del Sacro Cuore), in qualità di discussant; Tiziano Vecchiato (Fondazione Zancan onlus), esperto di Welfare generativo; Gerolamo Spreafico (Università Cattolica del Sacro Cuore), esperto di Welfare di comunità; Roberto Rizza (Università di Bologna), esperto di politiche attive del lavoro; Giacomo Spedini (imprenditore locale); Giuliano Mino Grossi (sindacalista).