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Cave: bonifica agricola

Ultimo aggiornamento 28-10-2019

IL PROCEDIMENTO PER L’AUTORIZZAZIONE ALL’ESECUZIONE DI UN INTERVENTO ESTRATTIVO IN FONDI AGRICOLI DI MEDIO – GRANDE ENTITÀ (“BONIFICA AGRICOLA”)

Il proprietario di fondi agricoli che necessitano di un intervento di miglioramento fondiario, che comporti il trasporto al di fuori del fondo o dei fondi stessi, di materiale di risulta in quantità tale da superare il rapporto massimo di 500 metri cubi di materiale ricavato per ogni ettaro di superficie scavata, presenta la domanda di autorizzazione, in regola con le norme in materia di bollo, alla Provincia di Cremona - Settore Ambiente e Territorio ed agli enti competenti ad esprimersi (Comune territorialmente competente;  Servizio Pianificazione Territoriale della Provincia di Cremona qualora l’area di intervento sia soggetta a vincolo paesistico; Autorità di bacino qualora l’area di intervento faccia parte della fascia A del P.A.I.; A.I.Po - U.O. di Cremona qualora l’area di intervento faccia parte di una delle fasce del P.A.I.; Enti gestori dei Parchi naturali interessati).

La domanda deve essere corredata dalla documentazione elencata nel capitolo 4 dell’allegato A alla D.G.R.L. 8.5.2005, n. 295, riportata al termine della presente pagina, con le seguenti precisazioni:

  1. la domanda in bollo deve riportare la firma autenticata del richiedente;
  2. gli atti allegati devono essere presentati in originale o in copia autenticata, salvo che non siano già stati consegnati agli Uffici provinciali nel corso di precedenti istruttorie: in tal caso, la loro ripresentazione può essere sostituita dalla consegna di un certificato sostitutivo di atto di notorietà in cui il richiedente dichiara che nessuna modifica è intervenuta rispetto alle situazioni certificate dai documenti già presenti presso gli uffici provinciali e che, pertanto, questi sono rappresentativi della situazione in essere al momento della domanda;
  3. per le ditte individuali, il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio può essere sostituita da un certificato sostitutivo di atto di notorietà in cui il richiedente dichiara di possedere le capacità economiche necessarie per la completa attuazione dell’intervento;
  4. alla domanda deve inoltre essere allegata l'attestazione di avvenuto pagamento degli oneri istruttori, a cui vanno aggliunti € 16 quale contributo per l'assolvimento dell'imposta di bollo sul provvedimento e di € 2 per ogni cartografia allegata all'atto (le modalità di pagamento sono specificate nelle pagine dedicate agli oneri di istruttoria della sezione Ambiente di questo sito; la causale del versamento è "spese istruttoria autorizzazione ex art. 36 della bonifica agricola in località ………… - capitolo 4242");
  5. gli elaborati grafici (Stato di fatto ed individuazione dei punti fissi; Progetto di escavazione – planimetria e sezioni; Progetto di recupero – planimetria e sezioni) e le relazioni tecniche, destinati ad essere allegati all’autorizzazione, devono avere le caratteristiche specificate nel capitolo 5, lettere a – e, della citata delibera ed i relativi frontespizi devono essere conformi a quanto stabilito dal penultimo periodo del capitolo stesso;
  6. la progettazione deve tener conto delle indicazioni tecniche contenute nella Normativa tecnica facente parte del vigente Piano provinciale cave.

Le domande pervenute che risulteranno carenti di uno o più degli elementi previsti dalle citate istruzioni saranno immediatamente rigettate.

I livellamenti, ovvero gli interventi di miglioramento fondiario che comportino il trasporto al di fuori del fondo o dei fondi stessi di materiale di risulta in quantità inferiore o uguale al rapporto massimo di 500 metri cubi di materiale ricavato per ogni ettaro di superficie scavata, sono soggetti a denuncia di prelievo e asporto, da presentarsi alla Provincia e al Comune competente ed al rispetto degli obblighi della normativa urbanistica.

Qualora l’intervento interferisca con un sito della rete Natura 2000, il richiedente deve presentare alla Provincia uno specifico provvedimento di valutazione di incidenza, emanato dall’autorità competente in riferimento al medesimo progetto di cui si chiede l’autorizzazione.

Qualora il progetto riguardi aree soggette a vincolo paesistico o preveda una trasformazione dell’uso del suolo che comporti l’eliminazione di un bosco, prima della conclusione del procedimento di autorizzazione il richiedente deve ottenere una specifica autorizzazione paesaggistica e/o forestale, emanata dall’autorità competente in riferimento al medesimo progetto di cui si chiede l’approvazione.

Dopo aver verificato la conformità della domanda con i requisiti per il rilascio dell’autorizzazione stabiliti dall’articolo 3 della citata delibera regionale ed aver valutato i pareri acquisiti, gli uffici provinciali notificano, previa presentazione da parte del titolare di copia della garanzia patrimoniale a favore del Comune prevista dalla Legge, il decreto dirigenziale di autorizzazione all’esecuzione dell’intervento estrattivo.

 Vedi la scheda procedimento

Allegati: