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Il Progetto connettività ecologica.

Ultimo aggiornamento 18-06-2021

 

        

 

Un settore della campagna cremonese pesantemente banalizzato e privo di sufficiente connettività ecologica. Foto di Fausto Leandri.

 

Il progetto “Consolidamento della connettività della Rete Ecologica Regionale in un settore della pianura lombarda: la Valle del Serio Morto”, redatto sulla base delle indicazioni di uno specifico bando regionale (D.G.R. n. X/2944 del 19/12/2014 e D.G.R. n. X/4762 del 28/01/2016), persegue la realizzazione di “infrastrutture verdi di rilevanza ecologica finalizzate all’incremento della naturalità”.
Esso viene realizzato sul lato occidentale della Valle del Serio Morto, un’importante morfostruttura geologica che testimonia il percorso del fiume Serio fino ad un relativamente recente passato, in comune di Castelleone.
Quì sono già collocate le strutture del Bosco didattico provinciale, della cascina Stella e della Stazione Sperimentale e sono già presenti, anche se ridotte a strutture lineari o a porzioni frammentate, interessati strutture vegetali (boschi, piccole paludi, aree incolte), che rendono pregevole questa porzione territoriale anche sotto l’aspetto naturalistico.
Gli interventi sono finalizzati alla salvaguardia ed allo sviluppo del sistema rurale locale, del paesaggio e dell’ambiente, cercando di mitigare e correggere gli scompensi funzionali del sistema agro-ambientale, determinati soprattutto da ragioni socio-economiche che, specialmente in ambito planiziale, hanno comportato una drastica riduzione della connettività ecologica.
Il progetto si propone quindi:
- di contrastare la dispersione e la frammentazione degli ambiti naturalistici, attraverso la realizzazione di interventi di rinaturazione (realizzazione di nuovi boschi, radure, fasce ecotonali e porzioni di prato) che interconnettano le strutture ambientali ora presenti in maniera frammentata.
- di ripristinate, in località rispondenti alle esigenze ecologiche delle diverse tipologie di habitat, le diverse categorie ambientali, allo scopo di ricostituire o rinforzare nella sua efficienza la rete ecologica.
- di assicurare il funzionamento e la stabilità del corridoio individuato, elemento indispensabile per sostenere l’efficacia della rete ecologica in questo settore territoriale.
- di assicurare la presenza e la diffusione delle specie autoctone e l’arricchimento della composizione floristica, con una particolare attenzione alla biodiversità in generale, mediante la realizzazione di interventi che facilitino anche l’insediamento della fauna.
- di assicurare la diffusione sul territorio delle entità floristiche rare, al fine di ridurre la possibilità di estinzione locale, attraverso il restocking e, quando opportuno, attraverso la reintroduzione, una volta rimosse le cause ostative al loro insediamento.
- di favorire la presenza e la diffusione della fauna attraverso la realizzazione di interventi indiretti (favorendo la diversificazione degli habitat, realizzando radure ed arbusteti, collocando a dimora specie fruttifere gradite alla fauna, ecc.).
- di estendere le fasce ecotonali (cioè di transizione tra un ambiente e l’altro), al fine di evitare la diffusa cesura tra gli ambiti naturali e quelli coltivati.
- di favorire l’uso pubblico delle superfici recuperate.
È infatti prevista anche la realizzazione di un percorso che consenta una permeabilità ciclo-pedonale sino alle strutture provinciali della Cascina Stella.
A partire dal percorso asfaltato che conduce a San Latino è già esistente un tracciato stradale carrabile che, passando dalla cascina Stella, conduce fino al nucleo di San Giacomo e consente infine di arrivare a San Bassano.
Tuttavia il primo tratto di percorso consortile, benché sterrato, è utilizzato anche da mezzi motorizzati e presenta alcune curve “cieche”, che lo rendono relativamente pericoloso quando i fruitori incrociano veicoli o mezzi agricoli. La realizzazione di un sentiero percorribile esclusivamente a piedi o in bicicletta, che consenta di evitare il tratto più “pericoloso” della strada campestre esistente, garantirà una fruizione più sicura della Valle del Serio Morto.
La realizzazione del percorso non è comunque finanziata dal bando regionale “Aree verdi” e dovrà trovare ulteriori futuri sostegni pubblici.
Al progetto aderiscono, in qualità di Patner, anche il Comune di Castelleone e l’Associazione WWF Cremona.

Una delle superfici recuperate in questo progetto, che amplia un consorzio forestale esistente e diversifica il contesto con arbusti e praterie, al fine di incrementare la diversità ambientale (foto di Franco Lavezzi).

Scoiattolo (Sciurus vulgaris) (foto di Fausto Leandri).