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Concluso il progetto "HO UNO SPAZIO NELLA TESTA" in una gremita Sala del Consiglio Provinciale

Grande partecipazione in Sala Consiglio della Provincia di Cremona all'incontro conclusivo del progetto "Ho uno spazio nella testa"


Data di pubblicazione: 26 ottobre 2023 in "Ufficio Stampa"

Grande partecipazione in Sala Consiglio della Provincia di Cremona all’incontro conclusivo del progetto “Ho uno spazio nella testa” con capofila la Provincia finanziato da Unione Province Italiane grazie al Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili per il contrasto al disagio giovanile attraverso percorsi di crescita, partecipazione e inclusione sociale dei giovani.

Gruppo dei relatori
Da sx: Anzani, Guarino, Ziglioli, Oleotti, Zito, Pirotta, Rota, Faroni – In basso Marcello e Giacomo Volpi

L’incontro ha visto una prima parte dedicata alla narrazione  delle esperienze realizzate grazie ai fondi ricevuti, e una seconda più laboratoriale   in cui Monia Guarino (Formatrice e referente dell’Atelier progettuale Principi Attivi) ha messo a fuoco alcune buone prassi e il ruolo di Policy maker degli amministratori sui temi del coinvolgimento dei giovani nella vita della comunità.   L’incontro è stato introdotto dai saluti di Barbara Faroni, Dirigente della Provincia di Cremona, e di Gabriella Anzani, Responsabile dell’Ufficio Europa provinciale.

Michela Oleotti, di CSV Lombardia SUD ETS, ha facilitato la presentazione delle azioni del progetto raccontate dai partner: Maria Sara Rota, del Servizio Informagiovani del Comune di Cremona, ha illustrato il lavoro svolto  con FOCR sui Punti di Osservazione sul territorio, mettendo in luce l’importanza di attivare luoghi di ascolto rivolti ai giovani anche fuori dal capoluogo.

Graziano Pirotta, direttore di Azienda Sociale Cremonese, ha valorizzato il lavoro fatto sul  territorio con i giovani e la virtuosa connessione tra Associazioni di volontariato, Amministrazioni e Servizio sociali territoriale, in una dimensione promozionale e preventiva.

Giacomo e Marcello Volpi, di SOMS 1908 di Torre de’ Picenardi, hanno descritto i corsi connessi al mondo dello spettacolo organizzati coinvolgendo docenti esperti del settore: corso di teatro (tenuto da Alberto Branca), di videomaking (tenuto da Matteo Bertani), di fonica (tenuto da Fabio Guarneri) e di scenotecnica (tenuto da Beppe Premoli). Alla fine dei corsi i giovani si sono messi in gioco in esperienze pratiche su quanto appreso.

Umberto Parolini, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Sacchi” di Piadena Drizzona, ha apprezzato la creazione, favorita dal progetto, di una comunità educante che permettesse una più forte connessione tra scuola e territorio, valorizzando l’innovativo Piano delle Arti curato dal direttore creativo Fabrizio Torchio.

Lucia Ziglioli, di Auser Comprensorio di Cremona, ha illustrato gli obiettivi che si sono posti con le attività realizzate: educare al volontariato, realizzare spazi di ascolto e comprensione reciproca e azioni condivise.
Dalle idee dei ragazzi si possono realizzare proposte anche per gli adulti, gli adolescenti hanno proposto un ciclo di incontri denominati “Sulle spalle dei giganti” in materia di diritti e ambiente, argomenti che i ragazzi hanno voluto approfondire. Gli adolescenti sono diventati volontari per attività ricreative ed educative in alcuni territori (Bonemerse, Malagnino e Stagno Lombardo).

Davide Zito, Assessore del Comune di Persico Dosimo, ha raccontato la realtà del suo comune nella quale sono presenti molte associazioni per fare crescere le quali si è realizzata la consulta delle associazioni con la necessità di collaborare per condividere i progetti. Si è creata una Comunità educante per rendere anche più partecipi i giovani per garantire loro spazi adeguati di socialità.

Esemplare la realizzazione collettiva dell'evento musicale Carlo Corallo Live, a cura di circolo Arci Persichello con Soms, Amministrazione di Persico Dosimo e rete della comunità educante, inserito nel programma della Sagra e animato dalla partecipazione dei giovani ai 3 contest e al workshop di allestimento fonico del palco.

Nella seconda parte dell’incontro Monia Guarino ha proposto alcune tracce di riflessione partendo da alcune parole chiave: partecipazione, ingaggio, l’importanza dei numeri, il concetto di rete e tessuto sociale, sottolineando l’importanza di riconoscere che partiamo tutti da pregiudizi nei confronti dei giovani, legati allo scarto generazionale, e che il percorso per costruire un autentico dialogo e coinvolgimento è l’ascolto e la creazione di fiducia reciproci.

Raccontando alcuni progetti realizzati su piccoli comuni del Modenese ha dimostrato come l’investimento di tempo delle amministrazioni e degli Enti di terzo settore nell’ascolto e nella conoscenza della voce degli adolescenti, e quindi nella creazione di una comunità educante, abbiano poi generato azioni concrete e ingaggianti per i giovani.

L’invito finale è stato quindi a prestare grande attenzione più al “come” che al “cosa” nell’organizzare le attività e a come i focus non debbano essere i grandi numeri ma i piccoli cambiamenti che innescano fattori protezione, prevenzione e rafforzano il tessuto sociale.

Il numeroso pubblico di amministratori, operatori del terzo settore e dirigenti di istituti comprensivi ha apprezzato gli stimoli raccolti da questa esperienza progettuale e ha invitato a non disperdere le forti relazioni create grazie all’attività del CSV Lombardia SUD ETS che ha innescato un’esperienza virtuosa di collaborazione tra pubblico e terzo settore.

Il pubblico intervenuto all'incontro

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