Lavoro in Lombardia

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SETTORE LAVORO E FORMAZIONE - Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro

Newsletter N.1 2022


Mercato del lavoro in provincia di Cremona - COB
Il mercato del lavoro in provincia di Cremona nel 2021 attraverso i dati COB

L’analisi delle Comunicazioni Obbligatorie (COB) trasmesse ai Centri per l’Impiego, a cura dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Cremona (a cura del Settore Lavoro e Formazione della Provincia di Cremona).


Un osservatorio molto ricco è quello offerto dalle Comunicazioni Obbligatorie (COB) che ogni datore di lavoro è tenuto ad inviare ai Centri per l’Impiego ogni volta che si stipula, si modifica o si estingue un contratto di lavoro (tempo indeterminato, tempo determinato, somministrazione, apprendistato, lavoro a progetto, oltre ai tirocini sebbene non siano contratti di lavoro).

Le COB offrono informazioni preziose e ulteriori rispetto ai noti tassi ISTAT (occupazione, disoccupazione, attività, ecc.): attraverso le COB si può conoscere quanti contratti di lavoro vengono stipulati in un anno in un determinato territorio, in quali settori economici, con quali mansioni, con quali tipologie di contratti, con quali livelli di skills e molte altre informazioni sulle persone coinvolte, dal genere alla cittadinanza, dall’età ai titoli di studio.

Nel tentativo di ridurre almeno in parte le anomalie del confronto determinate dalla pandemia, si è ritenuto opportuno confrontare i dati del 2021 non solo con il 2020, ma anche con il 2019.

In generale, per il 2021, le COB confermano anche per il mercato del lavoro cremonese i segnali di miglioramento rilevati a livello nazionale e regionale, non solo rispetto al 2020 ma anche rispetto al 2019 e quindi al periodo pre-pandemico.

Il rapporto fra gli eventi “positivi” – cioè le COB relative a nuovi contratti di lavoro, a proroghe di contratti già in essere e a trasformazioni contrattuali da cui può derivare un miglioramento per il lavoratore sotto il profilo dell’ammontare e/o della stabilità del reddito connesso – e gli eventi “negativi” – cioè le COB relative alle cessazioni di contratti di lavoro e a trasformazioni contrattuali da cui può derivare un peggioramento per il lavoratore – si presenta sostanzialmente in linea con il biennio precedente: anche nel 2021 gli eventi “positivi” sono circa il 59% e gli eventi “negativi” sono circa il 41% degli eventi complessivamente rilevati.

A cambiare nel 2021 sono i volumi: le COB effettuate da datori di lavoro con unità produttive in provincia di Cremona sono state complessivamente 114.254, più numerose sia del 2020 (+12,72%) che del 2019 (+ 3,56%) Più numerose sono state anche le persone coinvolte dagli eventi (+13,50% rispetto al 2020 e + 4,16% rispetto al 2019).

Se consideriamo i soli eventi “positivi”, dopo una diminuzione di circa l’8,7% nel passaggio dal 2019 al 2020, nel 2021 sono tornati in linea con i dati del 2019 e segnano addirittura un miglioramento (+2,9%).

Anche l’andamento mensile delle COB nel 2021 si pone in linea con i dati dell’ultimo triennio: gli eventi “positivi” si sono concentrati in Gennaio, Luglio e Settembre; gli eventi “negativi” soprattutto in Giugno, Settembre e Dicembre. Da notare è la ripresa del Giugno 2021, che si presenta accompagnata anche da una quota consistente di cessazioni: fenomeno registrato pure a livello regionale e nazionale e probabilmente legato anche al termine della misura del blocco dei licenziamenti adottata per contrastare gli effetti della pandemia sull’occupazione, ma non solo. E’ oggetto, infatti, di particolare attenzione da parte degli analisti più esperti del mercato del lavoro.

Nel 2021 sono complessivamente aumentate anche le persone destinatarie di eventi “positivi” (vale a dire titolari di un contratto di lavoro), cresciute rispetto al 2020 (+14,09%) e leggermente anche rispetto al 2019 (+0,76%). Nel 2021, i 67.382 eventi positivi hanno riguardato 41.922 persone con una media di 1,61 eventi a testa (a fronte dell’1,64 nel 2020 e dell’1,59 nel 2019).

Sotto il profilo del genere, nel 2021 sono in aumento gli eventi “positivi” sia per gli uomini che per le donne. In proporzione, il 52,5% di eventi ha riguardato uomini e il 47,5% donne: un rapporto sostanzialmente in linea rispetto ai dati registrati nel 2020 (52,3% per gli uomini e 47,7% per le donne), con un leggero miglioramento in proporzione per le donne rispetto al 2019 (47,1%).

Sotto il profilo della cittadinanza, nel 2021 si conferma un trend triennale che denota un leggero calo della presenza di stranieri negli eventi “positivi”: in particolare, gli eventi sono stati per il 74,0% relativi ad italiani e per il rimanente 26,0% a stranieri (nel 2020 sono stati per il 73,5% relativi a italiani e per il 26,5% relativi a stranieri; nel 2019 sono stati per il 72,8% relativi a italiani e per il 27,2% relativi a stranieri).

Se consideriamo la popolazione giovanile, anche le tre fasce d’età tradizionalmente considerate da ISTAT (15-18 anni, 18-24 anni e 18-29 anni) registrano un volume complessivo in aumento rispetto al 2020 e simile rispetto al 2019: solo per la fascia d’età 15-18 si rileva un leggero calo rispetto al 2019, riferito soprattutto alla componente maschile. Da notare è che la fascia d’età 18- 29 anni è quella rispetto alla quale si registra un numero di eventi “positivi” per persona superiore alla media provinciale (2,13 a fronte di 1,61), evidenziando una maggiore dinamicità del mercato.

Quanto ai settori economici, nel 2021 gli eventi “positivi” sono aumentati in tutti i settori rispetto al 2020: i Servizi continuano a registrare il numero maggiore di eventi (62,2%), seguono l’Industria (22,4%), l’Agricoltura (9,2%) e le Costruzioni (6,2%). Tuttavia, rispetto al 2019 i Servizi stentano a ritornare ai livelli pre-pandemia (-0,8%) - confermando l’inversione di tendenza che già nel 2019 si era notata in un settore economico che era cresciuto continuamente fino al 2018 – mentre aumentano l’Industria (+6,9%), l’Agricoltura (+12,3%) e le Costruzioni (+1,5%).

Anche rispetto alle tipologie contrattuali, il 2021 ha visto un aumento generalizzato della numerosità degli eventi “positivi”, salvo che per i lavori a progetto. Rispetto al biennio precedente, tuttavia, considerando le tre principali tipologie contrattuali, ad aumentare in percentuale sono soprattutto il contratto a tempo determinato (il 62,9% degli eventi “positivi”: +13,1% rispetto al 2020 e +4,7% rispetto al 2019) e il contratto di somministrazione (il 12% degli eventi “positivi”: +24,6% rispetto al 2020 e + 3,9% rispetto al 2019). Il contratto a tempo indeterminato, invece, a cui si riferisce circa il 18,1% degli eventi “positivi”, presenta valori in linea con il 2020 (+0,5%), ma decisamente inferiori al 2019 (-7,5%).

Le altre tipologie contrattuali, che rappresentano circa il 6,9% di tutti gli eventi “positivi” dell’anno, manifestano un andamento più diversificato: il contratto di apprendistato aumenta notevolmente rispetto al 2020 (+32,8%), ma diminuisce leggermente rispetto al 2019 (-1,2%); i lavori socialmente utili aumentano rispetto al 2020 (+24,1%), ma diminuiscono rispetto al 2019 (- 10%); il lavoro a progetto tiene sostanzialmente rispetto al 2020 (-0,7%), anno in cui è stata l’unica tipologia contrattuale che ha visto aumentare in valori assoluti gli eventi “positivi”, e aumenta rispetto al 2019 (+23,7%); il tirocinio (tracciato dalle COB anche se non è un contratto di lavoro) aumenta rispetto al 2020 (+11,9%) e tiene sostanzialmente rispetto al 2019 (+0,6%).

Anche per il 2021 troviamo, quindi, purtroppo confermata quella tendenza alla “precarizzazione” dei contratti affermatasi ormai da anni nel territorio provinciale, così come si conferma nel 2021 un’altra caratteristica del mercato del lavoro cremonese, rappresentata dal ricorso ancora massiccio a contratti che si riferiscono a lavori che prevedono skills medio-basse, per l’83,7%, sostanzialmente in linea con l’84% del 2019.

Per approfondire la lettura dei dati ricavati dalle COB, si rinvia al Rapporto annuale sul mercato del lavoro cremonese nel 2021, che contiene dettagli anche rispetto alle singole circoscrizioni dei quattro Centri per l’Impiego della provincia.

Il Rapporto è curato dall’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Cremona ed è disponibile al seguente link: RAPPORTO COB 2021



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