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Newsletter N.2 2022Una prima analisi dell’andamento nell’anno 2021 e nel primo semestre 2022 (a cura di CGIL e CISL)
I dati della Cassa integrazione, seppur frutto del raffronto fra i 12 mesi del 2021 e i primi 6 mesi del 2022, evidenziano una netta inversione di tendenza: nel 2021 le ore autorizzate sono state oltre 6 milioni, mentre nei primi sei mesi nel 2022 sono state autorizzate 606.304 ore: con una proiezione annuale si arriverebbe a circa 1,2 milioni di ore. Questo sta a significare che nel 2022 il ricorso alla cassa integrazione si è fortemente ridotto rispetto ai valori del 2021.
Il raffronto della Cassa integrazione ordinaria autorizzata nel 2021 rispetto al I semestre 2022, suddivisa per operai ed impiegati, indica chiaramente che questo ammortizzatore sociale è stato impiegato maggiormente nel 2021 rispetto al 2022 e che ha interessato in modo preponderante il personale operaio.
Anche la Cassa integrazione in deroga è cresciuta enormemente nel 2021. Tale ammortizzatore è stato esteso, a causa della pandemia di Covid-19, ad una platea di imprese maggiore rispetto a quelle che ne beneficiavano in precedenza. Ciò si è reso necessario per far fronte alla pesantissima crisi innescata dai lockdown, necessari per contrastare la diffusione del virus. Nel 2021 le ore di Cassa integrazione in deroga autorizzate sono Ammortizzatori sociali in provincia di Cremona Tabella ore cassa straordinaria autorizzata Anno Operai Impiegati Totale 2021 39.732 49.324 89.056 2022 2.120 3.392 5.512 Tabella aziende che hanno aperto una procedura di crisi attivando AA.SS. Anno N° aziende N° Dipendenti Lavoratori coinvolti Lavoratori in CIGO Lavoratori in CIGS Lavoratori in mobilità 2021 1° semestre 99 3.628 2.863 2.726 126 51 2021 2°semestre 27 1.312 818 751 43 24 2022 1° semestre 19 355 324 273 51 0 state 1.728.834; viceversa, nei primi sei mesi del 2022 sono state 15.790. E’ del tutto evidente l’inversione di tendenza. Anche qui il personale maggiormente colpito è stato quello operaio.
Il raffronto fra il 2021 e il 2022, seppur parziale per la differente scansione temporale, dimostra che nel corso del 2021, in piena pandemia, con buona parte delle attività bloccate fino a metà anno, c’è stato un massiccio utilizzo della Cassa integrazione ordinaria e in deroga. Nel 2022, con la ripresa di tutte le attività e con la forte richiesta economica, si è riscontrata invece una notevole riduzione del ricorso a tali ammortizzatori sociali.
Discorso a parte merita la Cassa integrazione straordinaria che, rispetto a quella ordinaria e in deroga, attiene a quelle crisi aziendali che riguardano processi di ristrutturazione o dismissione delle attività e non alle chiusure imposte a causa del Covid-19. Tuttavia, la pandemia ha certamente pesato su queste realtà economiche, indebolendone ulteriormente, tanto da costringerle a ricorrere alla Cassa integrazione straordinaria. Anche in questa tipologia di ammortizzatore sociale il 2021 ha fatto da padrone con 89.056 ore autorizzate, contro le 5512 ore del I semestre del 2022. Questo calo nel 2022 è un buon segno, perché vuol dire che non si riscontrano chiusure di aziende e licenziamenti.
L’ultimo dato riguarda il personale coinvolto in processi di mobilità. Nel corso del 2021 sono stati interessati 75 lavoratori così suddivisi: 51 nel I semestre 2021 e 24 nel II semestre 2021. Il primo semestre 2022 non ha dato riscontro di lavoratori in mobilità. E questo è un ottimo indicatore, frutto del fatto che le attività sono ripartite bene e in modo consistente.
Certamente la riduzione della Cassa integrazione autorizzata nel corso del 2022 è un fatto molto importante che conferma la ripresa delle attività e, quindi, il rilancio dell’economia e del lavoro.
Inoltre, i dati ci dicono che questo andamento è generalizzato in tutti i settori e questo è un ulteriore fatto positivo.
Tuttavia, nel periodo pandemico, è stato importante da un lato aver mantenuto il blocco dei licenziamenti e dall’altro aver prolungato la Cassa Covid oltre la metà del 2021. Ciò ha consentito alle imprese di non cessare le attività e ai lavoratori di non venire licenziati e, quindi, ha evitato un aumento esponenziale della disoccupazione e pesantissime ricadute sociali ed economiche.
Dino Perboni
Segretario Generale CISL Asse del Po
Elena Curci
Segretario Generale CGIL Cremona
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