SETTORE LAVORO E FORMAZIONE - Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro
Newsletter N.1 2023L’analisi dei dati delle Forze Lavoro ISTAT a livello provinciale, a cura dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Cremona (Settore Lavoro e Formazione).
Nelle scorse settimane sono stati pubblicati i dati sulle Forze di Lavoro rilevate a livello provinciale, che ISTAT mette a disposizione solo una volta all’anno, con riferimento all’annualità precedente, e che rappresentano la situazione a livello provinciale: non esistono dati sui tassi di occupazione e disoccupazione a livello sub-provinciale.
Gli aspetti che descrivono sono comunque rilevanti per una più compiuta valutazione del contesto locale, anche se occorre leggerli con accortezza perché, diversamente dalle COB (comunicazioni obbligatorie) che registrano eventi effettivi, i dati ISTAT si basano sulla media di rilevazioni campionarie realizzate mediante interviste ad un certo numero di persone individuate per ogni territorio provinciale.
Dallo scorso anno, fra l’altro, i dati ISTAT presentano novità dal punto di vista dei criteri di rilevazione: è cambiato il concetto di “persone occupata” e ciò ha avuto un notevole impatto sugli esiti della rilevazione, rendendo i dati del 2021 e del 2022 non facilmente confrontabili con gli anni precedenti.
I dati ad oggi disponibili confermano l’andamento positivo già rilevato nel 2021, sebbene il mercato del lavoro provinciale continui a restare “indietro” nel contesto regionale e presenti un andamento non uniforme con riferimento al genere e all’età.
Infatti, nel 2022 nel territorio provinciale il tasso di attività – la percentuale di forze di lavoro (occupati e disoccupati) rispetto alla popolazione 15-64 anni – è pari al 69%: in aumento rispetto al 2021 (67,6%) e al 2020 (66,5%), ma ancora inferiore ai livelli pre-pandemia (70,5% nel 2019). Inoltre, seppure in miglioramento, il tasso di attività provinciale è ancora inferiore alla media regionale (71,7%, in crescita rispetto 70,7% del 2021) e addirittura, come nel 2021, anche nel 2022 è uno dei tassi di attività peggiori (insieme a Brescia con il 68,8% e a Lecco con il 69,1%), sebbene resti superiore alla media nazionale (65,5%).
Il miglioramento rispetto al 2021, però, si registra tutto a vantaggio del genere maschile: infatti, il tasso di attività maschile cresce fino al 78,8% (nel 2021 era il 75,9%) e si pone in linea con la Il mercato del lavoro in provincia di Cremona nel 2022 attraverso i dati ISTAT media regionale (78,9%). Per il genere femminile, invece, il tasso di attività è sostanzialmente invariato: passa dal 59,1% del 2021 al 58,9% del 2022, restando ancora il più basso a livello regionale, ad eccezione del 58,3% di Brescia. Si consideri che la media regionale nel 2022 è pari al 64,4% ed è in crescita rispetto all’anno precedente (63,7%).
Anche il tasso di occupazione complessivo 15–64 anni presenta un significativo miglioramento: nel 2022 è pari al 65,3%, in aumento rispetto al 2021 (64,2%) e al 2020 (62,7%), anche se ancora non recupera rispetto al 2019 (66,9%). E’ superiore alla media nazionale (60,1%), ma resta comunque decisamente inferiore alla media regionale del 2022 (68,2%): il tasso di occupazione provinciale è ancora il tasso più basso a livello regionale, insieme a quello di Sondrio (65,2%).
Sotto il profilo del genere, in analogia con l’andamento del tasso di attività, anche il tasso di occupazione nel 2022 cresce soltanto per gli uomini. Il tasso di occupazione maschile, infatti, cresce nel 2022 fino al 74,5%, in aumento rispetto al 2021 (72,4%) e al 2020 (71,4%), seppur ancora inferiore al 2019 (76,3%). Il tasso di occupazione femminile nel 2022, invece, è pari al 55,8%, in linea con il 2021 (55,7%), maggiore rispetto al 2020 (53,6%) ma ancora inferiore rispetto al 2019 (57,4%): anche quest’anno, il tasso di occupazione femminile è fra i peggiori di tutta la regione, migliore solo di quello di Brescia (54,2%) e decisamente inferiore alla media regionale (60,4%), che fra l’altro cresce rispetto al 2021 (59,5%).
Anche sotto il profilo dell’età, l’andamento del mercato del lavoro provinciale nel 2022 si presenta non omogeneo: innanzitutto, si registra un recupero dei livelli pre-pandemia per tutte le fasce più giovani, diversamente da quanto si rileva per il complesso della popolazione lavorativa. Prendendo, poi, in considerazione le varie fasce d’età, si rilevano alcune differenze. Infatti, per la fascia d’età 15-24 anni si rileva un calo del tasso di occupazione rispetto all’anno precedente: nel 2022, infatti, è pari al 30,2%, a fronte del 31,4% del 2021 e del 21,7% del 2020, ma in ogni caso superiore al 2019 (25,5%). Si sottolinea che per tale fascia d’età, come già nel 2021, il valore continua ad essere il più alto rispetto a tutte le altre province lombarde ed è di gran lunga superiore alla media regionale (24,7%). Invece, per la fascia d’età 15-29 anni si rileva un aumento del tasso di occupazione rispetto agli anni precedenti: nel 2022, infatti, è pari al 44,9%, a fronte del 43,0% del 2021, al 35,7% del 2020 e al 41,9% del 2019. Anche per questa fascia d’età, il valore del 2022 è il più alto rispetto a tutte le altre province lombarde ed è superiore alla media regionale (41,6%), ma ciò vale solo per i giovani lavoratori (53,6% rispetto alla media regionale del 45,9%) e non per le giovani lavoratrici (35,5% rispetto alla media regionale del 36,9%).
Il tasso di disoccupazione della popolazione 15-64 anni nel 2022 risulta pari al 5,4%, leggermente in crescita rispetto al 2021 (5,1%) e al 2019 (4,9%), ma inferiore rispetto al 2020 (5,7%) e di poco superiore alla media regionale (4,9%). Tale crescita si registra, però, solo per il genere maschile, il cui tasso di disoccupazione passa dal 4,5% del 2021 al 5,5% del 2022, mentre per il genere femminile il tasso di disoccupazione passa dal 5,8% del 2021 al 5,3% del 2022.
Anche sotto il profilo dell’età, l’andamento si presenta non omogeneo. Il tasso di disoccupazione giovanile, infatti, è complessivamente in aumento rispetto all’anno precedente, ma con andamenti differenziati rispetto alle diverse fasce d’età. Infatti, per la fascia d’età 15-24 anni il tasso di disoccupazione passa dal 9,1% del 2021 al 14,3% del 2022 (nel 2020 era il 21,8% e nel 2019 il 21,4%), restando comunque inferiore alla media regionale (16,4%): l’aumento si registra sia per gli uomini (+7,8%) che per le donne, sia pur in misura minore per queste ultime (+2,1%), il cui dato è fra i più bassi a livello regionale (18,2% la media regionale). Nella fascia d’età 25-34 anni, il tasso di disoccupazione passa dal 3,9% del 2021 al 6,1% del 2022 (nel 2020 era il 9,1% e nel 2019 il 5,9%), crescendo anche rispetto alla media regionale (5,8%): l’aumento si registra per gli uomini (+2,1%) e in misura analoga per le donne (+2,3%), che presentano un tasso di disoccupazione (7,5%) in linea con la media regionale per questa fascia d’età (7,6%).
Anche i valori assoluti di occupati e disoccupati riflettono la situazione descritta: nel 2022 gli occupati sono circa 146.000, in aumento di circa 3.000 unità rispetto al 2021, che aveva registrato una crescita di circa 2.000 unità rispetto al 2020, ma in calo di circa 6.000 unità rispetto al 2019; mentre i disoccupati sono quasi 8.300, in aumento di quasi 800 unità rispetto al 2021 e sostanzialmente in linea rispetto al 2019.
L’aumento del tasso di disoccupazione non è un indice necessariamente sfavorevole, se letto unitamente ai dati relativi agli “inattivi”, le persone non classificate come occupate o in cerca di occupazione: nel 2022 il tasso di inattività è complessivamente pari al 31%, in calo rispetto al 2021 (32,4%) e al 2020 (33,5%), ma ancora maggiore rispetto al 2019 (29,5%) e superiore rispetto alla media regionale (28,3%) che invece è in calo rispetto all’anno precedente (29,3%). Sotto il profilo del genere, però, si rileva una situazione non omogenea: infatti, il tasso di inattività diminuisce solo per gli uomini, passando dal 24,1% del 2021 al 21,2% del 2022 e ponendosi in linea con la media regionale (21,1%), mentre cresce per le donne, passando dal 40,9% del 2021 al 41,1%, uno dei dati più alti fra tutte le province lombarde (insieme a Brescia al 41,7%) e ben più alto della media regionale (35,6%).
Per l’analisi approfondita dei dati oggi disponibili, la lettura delle tabelle di dettaglio e l’integrazione con le informazioni offerte dalle Comunicazioni Obbligatorie si rinvia al Rapporto annuale sul mercato del lavoro cremonese nel 2022, in corso di elaborazione a cura di PTSCLAS Spa in collaborazione con la Provincia e la Camera di Commercio di Cremona e che sarà reso disponibile nelle prossime settimane.
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