Lavoro in Lombardia

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SETTORE LAVORO E FORMAZIONE - Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro

Newsletter N.1 2024


Mercato del lavoro nel 3° trimestre 2023
Il mercato del lavoro in provincia di Cremona nel 2023 attraverso i dati ISTAT

L’analisi dei dati delle Forze Lavoro ISTAT a livello provinciale, a cura dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Cremona (Settore Lavoro e Formazione).


Nelle scorse settimane sono stati pubblicati i dati sulle Forze di Lavoro rilevate a livello provinciale, che ISTAT mette a disposizione solo una volta all’anno, con riferimento all’annualità precedente, e che rappresentano la situazione a livello provinciale: non esistono dati sui tassi di occupazione e disoccupazione a livello sub-provinciale.

Gli aspetti che descrivono sono comunque rilevanti per una più compiuta valutazione del contesto locale, anche se occorre leggerli con accortezza perché, diversamente dalle COB (comunicazioni obbligatorie) che registrano eventi effettivi, i dati ISTAT si basano sulla media di rilevazioni campionarie realizzate mediante interviste ad un certo numero di persone individuate per ogni territorio provinciale.

Dallo scorso anno, fra l’altro, i dati ISTAT presentano novità dal punto di vista dei criteri di rilevazione: è cambiato il concetto di “persone occupata” e ciò ha avuto un notevole impatto sugli esiti della rilevazione, rendendo i dati del 2021, del 2022 e del 2023 non facilmente confrontabili con gli anni precedenti.

I dati ad oggi disponibili confermano l’andamento positivo già rilevato nel 2021 ed un recupero di posizioni nel confronto con il contesto regionale, sebbene continui a presentare un andamento non uniforme con riferimento al genere e all’età.

Infatti, nel 2023 nel territorio provinciale il tasso di attività – la percentuale di forze di lavoro (occupati e disoccupati) rispetto alla popolazione 15-64 anni – è pari a circa il 71%: in aumento rispetto al 2022 (69%), al 2021 (67,6%) e al 2020 (66,5%), recuperando i livelli pre-pandemia (70,5% nel 2019). Tuttavia, seppure in miglioramento e superiore alla media nazionale (66,7%), il tasso di attività provinciale è ancora inferiore alla media regionale (72,2%, in crescita rispetto al 71,7% del 2021 e al 70,7% del 2021). Inoltre, come nel 2021 e nel 2022, anche nel 2023 rimane uno dei tassi di attività più bassi (insieme a Brescia con il 69,11% e a Lecco con il 70,20%).

Sotto il profilo del genere, il miglioramento rispetto al 2022 si registra, questa volta, più a vantaggio del genere femminile che del genere maschile. Infatti, nel 2023 il tasso di attività maschile cresce fino all’80,32% (nel 2022 era il 78,8% e nel 2021 era il 75,9%) ed è superiore alla media regionale (79,18%). Per il genere femminile, invece, il tasso di attività cresce fino al 61,22% (nel 2022 era il 58,9% e nel 2021 era il 59,1%). Tuttavia, il tasso di attività femminile cremonese resta ancora il più basso a livello regionale, ad eccezione del 59,23% di Brescia: si consideri che la media regionale nel 2023 è pari al 66%, in crescita rispetto all’anno precedente (64,92%).

Anche il tasso di occupazione complessivo 15–64 anni presenta un significativo miglioramento: nel 2023 è pari al 69%, in aumento rispetto al 2022 (65,3%), al 2021 (64,2%) e al 2020 (62,7%), recuperando rispetto ai livelli pre-pandemia (nel 2019 era il 66,9%). Il tasso del 2023 non solo è superiore alla media nazionale (61,5%), ma raggiunge quasi la media regionale (69,38%), posizionandosi meglio nel confronto con le altre province (Sondrio, Como, Lecco, Lodi, Brescia, Bergamo e Pavia), mentre nel 2021 e nel 2022 era fra i più bassi a livello regionale.

Sotto il profilo del genere, in analogia con l’andamento del tasso di attività, anche il tasso di occupazione nel 2023 cresce sia per gli uomini che per le donne. Il tasso di occupazione maschile, infatti, cresce nel 2023 fino al 78,42%, in aumento rispetto al 2022 (74,5%), al 2021 (72,4%) e al 2020 (71,4%), recuperando rispetto ai livelli pre-pandemia (nel 2019 era il 76,3%). Il tasso di occupazione femminile cresce nel 2023 fino al 59,34%, in aumento rispetto al 2022 (55,8%), al 2021 (55,7%) e al 2020 (53,6%), anche in questo caso recuperando rispetto ai livelli pre-pandemia (nel 2019 era il 57,4%). Grazie a questo miglioramento, nel 2023 il tasso di occupazione femminile non è più il peggiore di tutta la regione (Sondrio e Bergamo registrano un tasso inferiore), ma rimane comunque fra i più bassi e decisamente inferiore alla media regionale (61,94%), che fra l’altro cresce rispetto al 2021 (60,43%).

Anche sotto il profilo dell’età, l’andamento del mercato del lavoro provinciale nel 2023 si presenta non omogeneo: innanzitutto, si continua a registrare un recupero dei livelli pre-pandemia per tutte le fasce più giovani. Prendendo, poi, in considerazione le varie fasce d’età, si rilevano alcune differenze:

  • per la fascia d’età 15-24 anni si rileva un significativo aumento del tasso di occupazione rispetto all’anno precedente: nel 2023, infatti, è pari al 33,1%, a fronte del 30,2% nel 2022, del 31,4% nel 2021 e del 21,7% nel 2020, ben superiore al 2019 (25,5%) e, come già nel 2022 e nel 2021, il valore continua ad essere il più alto rispetto a tutte le altre province lombarde ed è di gran lunga superiore alla media regionale (25,40%), ma tale aumento si riferisce soltanto al genere maschile (41,23% a fronte del 34,31% del 2022), mentre per il genere femminile il tasso diminuisce (24,57% a fronte del 25,81% del 2022);
  • per la fascia d’età 15-29 anni si rileva, invece, una leggera diminuzione del tasso di occupazione rispetto al 2022. Nel 2023, infatti, è pari al 44,08% a fronte del 44,9% del 2022, ma si mantiene superiore a quello degli anni precedenti: era il 43,0% nel 2021, il 35,7% nel 2020 e il 41,9% nel 2019. Il valore del 2023 si mantiene, comunque, fra i più alti nel contesto regionale (insieme a Brescia, Bergamo e Mantova) e ancora superiore alla media regionale che cresce rispetto al 2022 (42,45% a fronte del 41,6%). Tuttavia, anche per questa fascia d’età, il valore elevato riguarda esclusivamente il genere maschile: il tasso di occupazione dei giovani lavoratori (52,72%) cala leggermente rispetto al 2022 (53,6%), ma rimane ancora il più alto nel contesto regionale (insieme a Mantova) e superiore alla media regionale (45,94%), mentre il tasso di occupazione delle giovani lavoratrici diminuisce nel 2023 (34,72%) rispetto al 2022 (35,53%) e si posiziona fra i più bassi nel contesto regionale (insieme a Varese, Pavia e Lecco), notevolmente inferiore alla media regionale (38,71%) che invece cresce rispetto al 2022 (36,9%).

Anche i valori assoluti dei occupati riflettono la situazione descritta: nel 2023 gli occupati sono circa 154.000, in aumento di oltre 8.000 unità rispetto al 2022 (circa 146.000) e in recupero rispetto ai livelli pre-pandemici (circa 152.000 nel 2019).

Anche il tasso di attività nel 2023 (70,9%) registra un aumento di quasi 2 punti percentuali rispetto al 2022 (69%), con una crescita sia per la componente maschile (passa dal 78,8% del 2022 all’80,32% del 2023) sia per la componente femminile (passa dal 58,9% del 2022 al 61,22% del 2023), anche se il tasso relativo ai lavoratori risulta il più alto a livello regionale e superiore alla media regionale (79,18%), mentre quello relativo alle lavoratrici rimane fra i livelli più bassi (insieme a Bergamo e Brescia) e decisamente inferiore alla media regionale (65%, in crescita rispetto al 64,44% del 2022).

La situazione riflette l’andamento a livello nazionale, dove si riscontrano – nella media del 2023 – l’aumento del tasso di occupazione nella fascia d’età 15-64 anni, che sale al 61,5% (+1,3% rispetto al 2022), e l’aumento del numero di occupati, pari a 481.000 unità (+2,1% rispetto al 2022).

A tali valori, sempre a livello nazionale, nella fascia d’età 15-64 anni si associano la riduzione del numero di disoccupati (-81 mila, ossia -4,0% rispetto al 2022) e la riduzione del numero degli inattivi (-468 mila, ossia - 3,6% rispetto al 2022), così come la riduzione del tasso di disoccupazione che scende al 7,7% (-0,4% rispetto al 2022 punti) e del tasso di inattività che scende al 33,3% (-1,1% rispetto al 2022).

Anche il tasso di inattività a livello provinciale, così come il numero dei disoccupati e il tasso di disoccupazione, riflettono l’andamento a livello nazionale: sia i valori assoluti che i tassi risultano, infatti, in diminuzione rispetto al 2022.

Quanto al tasso di inattività, nel 2023 risulta complessivamente pari al 29%, in calo rispetto al 2022 (31%), al 2021 (32,4%) e al 2020 (33,5%), tornando sostanzialmente al livello pre-pandemico (nel 2019 era pari al 29,5%) e rimanendo però superiore rispetto alla media regionale (27,8%) che registra un lieve calo rispetto al 2022 (28,3%). Tale diminuzione riguarda sia il genere maschile che il genere femminile, ma con situazioni differenziate: per i lavoratori il tasso di inattività passa dal 21,2% del 2022 al 19,7% del 2023, risultando il più basso in assoluto a livello regionale e inferiore alla media regionale (20,8%), mentre per le lavoratrici il tasso di inattività passa dal 41,1% del 2022 al 38,8% del 2023, uno dei dati più alti fra tutte le province lombarde (insieme a Bergamo e Brescia) e ben più alto della media regionale (34,94%).

Anche rispetto al numero di disoccupati e al tasso di disoccupazione, come sopra anticipato, si osserva una diminuzione nel territorio provinciale rispetto all’anno precedente, ma, scendendo nel dettaglio, lo stesso Istituto Nazionale di Statistica suggerisce molta cautela nell’utilizzo diretto di questo dato, in quanto per la provincia di Cremona, risulta particolarmente ribassato per il 2023 rispetto al 2022.

In proposito, va ricordato che la Rilevazione sulle Forze di Lavoro è un'indagine statistica di tipo campionario dove i dati forniti sono stimati e soggetti ad errore campionario che, in particolare quando le stime sono particolarmente basse come nel caso dei disoccupati in provincia di Cremona, è molto elevato, arrivando a superare anche il 30%.

In particolare, per quanto riguarda i dati provinciali, si possono individuare in dettaglio gli errori campionari nel file "Dati provinciali" allegato al comunicato stampa pubblicato lo scorso 13 marzo (disponibile al seguente link: https://www.istat.it/it/archivio/294796

Ciò che rileva ed emerge, per certo, dalla rilevazione ISTAT per il territorio provinciale è – a popolazione pressoché invariata rispetto all'anno precedente – un aumento dell'occupazione e un calo della disoccupazione e dell'inattività.

Per l’analisi approfondita dei dati oggi disponibili, la lettura delle tabelle di dettaglio e l’integrazione con le informazioni offerte dalle Comunicazioni Obbligatorie si rinvia al Rapporto annuale sul mercato del lavoro cremonese nel 2023, in corso di elaborazione a cura di PTSCLAS Spa in collaborazione con la Provincia e la Camera di Commercio di Cremona e che sarà reso disponibile in occasione della sua presentazione pubblica, prevista per il prossimo 9 maggio 2024.



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