SETTORE LAVORO E FORMAZIONE - Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro
Newsletter N.1 2024Una panoramica e un bilancio sulla misura del Reddito di Cittadinanza nell’esperienza dell’attività dei Centri per l’Impiego provinciali (a cura del Settore Lavoro e Formazione della Provincia di Cremona).
Il Reddito di Cittadinanza (d’ora in avanti, per brevità, “RdC”), introdotto dal Decreto Legge n. 4 del 28 gennaio 2019, convertito dalla Legge 28 marzo 2019 n. 26, è nato come misura nazionale di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale.
La misura si è conclusa il 31/12/2023 per lasciare posto ad una nuova misura nazionale denominata “Assegno di Inclusione”, approvata con il Decreto-legge 4 maggio 2023 n. 48 convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85.
Il RdC offriva un sostegno economico a integrazione dei redditi familiari, associato a un percorso di reinserimento lavorativo e/o di inclusione sociale che i beneficiari dovevano attivare sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l'inclusione sociale.
Ne potevano beneficiare i nuclei familiari in possesso di specifici requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno, nonché economici; era concesso per un periodo massimo di 18 mesi, trascorsi i quali poteva essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per ulteriori 18 mesi.
Per riceverlo era necessario che i componenti cosiddetti “obbligati” rispettassero alcune “condizionalità” che riguardavano, in particolare, il rilascio dell’immediata disponibilità al lavoro e l’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e/o all’inclusione sociale che poteva prevedere attività di servizio alla comunità, per la riqualificazione professionale o il completamento degli studi, nonché altri impegni finalizzati all’inserimento nel mercato del lavoro e all’inclusione sociale.
Al rispetto di queste condizioni erano tenuti i componenti del nucleo familiare maggiorenni, non occupati e che non frequentavano un regolare corso di studi; erano, invece, esclusi i componenti del nucleo familiare:
Potevano, inoltre, essere esonerati i componenti del nucleo familiare:
I beneficiari venivano convocati:
I CpI provinciali, pertanto, hanno gestito le attività di convocazione e presa in carico dei beneficiari di RdC di propria competenza, inizialmente con il supporto dei 16 Navigator assegnati alla Provincia di Cremona e successivamente con il personale assunto attraverso il Piano di potenziamento dei CpI.
Dall’avvio del programma, ai CpI provinciali sono stati notificati complessivamente 9.693 beneficiari di RdC, di cui il 54% donne e il 36% giovani di età compresa tra 18 e 29 anni.
Gli operatori dei CpI hanno:
Con riferimento all’analisi degli esiti occupazionali dei beneficiari RdC che hanno ricevuto almeno uno dei servizi dei CpI, si evidenzia che entro 12 mesi dalla data di erogazione del servizio stesso sono stati attivati complessivamente 1.826 rapporti di lavoro di cui:
(1) - Il meccanismo di condizionalità, disciplinato dal D.Lgs n. 150/2015, prevede che una persona che riceve un sostegno al reddito (NASpI/DIS-COLL) si impegni e partecipi alle misure di politica attiva del lavoro e/o accetti offerte di lavoro congrue, pena la riduzione o perdita del sostegno economico e dello stato di disoccupazione.
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