Il percorso
Ultimo aggiornamento 08-05-2013
Il D.Lgs. 19.08.2005, n. 194 “Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale”, entrato in vigore il 08.10.2005, ha stabilito alcuni adempimenti in materia di acustica per gli enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture come la Provincia di Cremona.
L’art. 1, del D.Lgs. 194/2005, al fine di evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi dell’esposizione al rumore ambientale, compreso il fastidio, definisce le competenze e le procedure per l’elaborazione della mappatura acustica e dei piani d’azione volti ad evitare ed a ridurre il rumore ambientale laddove necessario, in particolare, quando i livelli di esposizione possono avere effetti nocivi per la salute umana, nonché ad evitare aumenti del rumore nelle zone silenziose.
L’art. 2, del D.Lgs. 194/2005 definisce la MAPPATURA ACUSTICA come la rappresentazione di dati relativi ad una situazione di rumore esistente o prevista in una zona, relativa ad una determinata sorgente, in funzione di un descrittore acustico che indichi il superamento di pertinenti valori limite vigenti, il numero di persone esposte in una determinata area od il numero di abitazioni esposte a determinati valori di un descrittore acustico in una certa zona.
L’art. 2, del D.Lgs. 194/2005 definiscei PIANI D’AZIONE come i piani destinati a gestire i problemi di inquinamento acustico ed i relativi effetti, compresa, se necessario, la sua riduzione.
A seguire sono pubblicati le RELAZIONI e le CARTOGRAFIE:
- della MAPPATURA ACUSTICA predisposta dalla Provincia di Cremona per gli assi stradali su cui sono transitati tra 3 e 6 milioni di veicoli nell’anno 2006;
- dell’aggiornamento della mappatura acustica predisposta dalla Provincia di Cremona per gli assi stradali su cui sono transitati più di 3 milioni di veicoli nell’anno 2011;
rispetto alla quale la Regione Lombardia nell’anno 2012 ha verificato la conformità ai sensi di legge.
La Provincia di Cremona, tenuto conto dei risultati della mappatura acustica e dell’aggiornamento succitato, sta attualmente predisponendo i Piani d’azione per le strade provinciali su cui transitano tra 3 e 6 milioni di veicoli/anno e la rielaborazione del Piano d'Azione per gli assi stradali su cui transitano più di 6 milioni di veicoli/anno.
Nella legislazione italiana la disciplina del controllo del rumore ambientale è affidata alla Legge 26.10.1995 n. 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico” (pubblicata nella G.U. 30.10.1995 n. 254) ed a numerosi decreti di attuazione successivi; in particolare, si riportano i seguenti provvedimenti normativi:
- D.P.C.M. 14.11.1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”(pubblicato nella G.U. 01.12.1997 n. 280);
- D.M. 16.03.1998 “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico” (pubblicato nella G.U. 01.04.1998 n. 76);
- D.M. 29.11.2000 “Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore”(pubblicato nella G.U. 06.12.2000 n. 285);
- D.P.R. 30.03.2004 n. 142 “Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare”(pubblicato nella G.U. 01.06.2004 n. 127).
Per raggiungere i propri obiettivi il decreto introduce tre strumenti fondamentali:
- la mappatura acustica e le mappe strategiche per conoscere lo stato dell’esposizione della popolazione al rumore;
- i piani d’azione per evitare e/o ridurre il rumore ambientale nonché evitare aumenti di rumore nelle zone silenziose;
- l’informazione e la partecipazione del pubblico in merito al rumore ambientale ed ai relativi effetti per garantire un processo democratico e condiviso di lotta al rumore.
- asse stradale principale: un’infrastruttura stradale su cui transitano ogni anno più di 3.000.000 di veicoli;
- mappatura acustica: la rappresentazione di dati relativi ad una situazione di rumore esistente o prevista in una zona, relativa ad una determinata sorgente, in funzione di un descrittore acustico che indichi il superamento di pertinenti valori limite vigenti, il numero di persone esposte od il numero di abitazioni esposte a determinati valori di rumore;
- piani d’azione: i piani destinati a gestire i problemi d’inquinamento acustico ed i relativi effetti, compresa se necessaria la sua riduzione.
- la determinazione dell’esposizione al rumore ambientale mediante la mappatura acustica delle principali sorgenti di rumore presenti sul territorio, da realizzarsi sulla base di metodi di determinazione comuni agli Stati membri;
- l’informazione e la partecipazione del pubblico in merito al rumore ambientale ed ai relativi effetti per garantire un processo democratico e condiviso di lotta al rumore;
- l’attuazione di piani d’azione per evitare e/o ridurre il rumore ambientale nonché per evitare aumenti di rumore nelle zone silenziose.
Il D.Lgs. 194/2005 definisce i piani di azione come i piani destinati a gestire i problemi di inquinamento acustico ed i relativi effetti, compresa, se necessario, la sua riduzione.
Nel caso delle infrastrutture stradali, i piani d’azione devono interessare gli “assi stradali principali”, cioè quelle strade dove transitano ogni anno più di 3.000.000 di veicoli.
Tuttavia, nella prima fase di applicazione della Direttiva (luglio 2008), i piani d’azione devono essere redatti unicamente per quelle strade su cui transitano più di 6.000.000 di veicoli/anno. L’elaborazione dei piani d’azione per gli assi stradali con più di 3.000.000 di veicoli/anno (e meno di 6.000.000) dovrà essere effettuata entro il 18.07.2013.
Infine, i requisiti minimi dei piani d’azione sono contenuti nell’allegato 5 del D.Lgs. 194/2005. I piani d’azione devono essere successivamente rivisti almeno ogni 5 (cinque) anni, a meno che non intervengano prima sviluppi sostanziali della situazione acustica.
La Provincia di Cremona è autorità competente in materia di “mappatura acustica” e “piano d’azione”, in quanto ente gestore di assi stradali principali su cui transitano più di 3.000.000 di veicoli/anno.