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Progetto pilota 2015 sul Consumo di suolo

Ultimo aggiornamento 22-01-2016

Monitoraggio del PTCP
Premessa
Il rapporto di monitoraggio originario del PTCP della Provincia di Cremona nasce nel marzo del 2012, e presenta una serie di dati il cui obiettivo principale è quello di fornire indicazioni utili per migliorare l'attività pianificatoria del territorio nel medio e lungo periodo, soprattutto a scala comunale.
Il programma di monitoraggio è basato su una serie di cosiddetti “indicatori” di stato e di prestazione; essi sono quantificabili, rappresentativi di specifici fenomeni, e aggiornabili da parte degli enti locali con le risorse e le informazioni disponibili.
Gli indicatori di stato sono funzionali al controllo dell’evoluzione delle situazioni ambientali più critiche, mentre gli indicatori di prestazione sono riferiti agli obiettivi generali e specifici del PTCP  e sono orientati a misurarne l’attuazione e l’efficacia.
Il primo rapporto di monitoraggio del PTCP ha scelto un insieme di nove indicatori:

  1. consumo di suolo potenziale
  2. consumo di suolo effettivo
  3. limiti endogeni e esogeni per la crescita urbana
  4. indice di frammentazione perimetrale
  5. estensione degli ambiti agricoli
  6. indice di flessibilità urbana
  7. indice di boscosità
  8. indice di varietà paesaggistica e naturalistica
  9. indice di qualità del patrimonio rurale

I dati raccolti sono stati analizzati attraverso un software di geoprocessing in dotazione al Settore Territorio della Provincia di Cremona, che consente, mediante uno specifico applicativo, di creare operazioni reiterabili nel tempo, in grado di fornire risultati di volta in volta attualizzati in relazione ai dati di input.
Per la costruzione del rapporto di monitoraggio è stato fondamentale richiedere la collaborazione dei comuni, i quali hanno fornito i dati a loro disposizione attraverso la compilazione di uno specifico questionario.

Aggiornamento 2015

Carta consumo di suoloL'avvento della Legge Regionale n. 31 del 2014, per la tematica di cui tratta, ha inevitabilmente e per ovvie ragioni catalizzato l'attenzione su uno in particolare degli indicatori analizzati: quello specifico del consumo di suolo.

A tal proposito, la Provincia di Cremona ha ritenuto opportuno intraprendere un percorso finalizzato alla definizione di un nuovo rapporto di monitoraggio imperniato esclusivamente sul suddetto  tema, avviando in via sperimentale un progetto pilota che prende in esame un insieme circoscritto di 10 comuni. Tali comuni sono:

La costruzione del nuovo rapporto ha necessitato nuovamente la richiesta di collaborazione del gruppo di comuni sopra elencati al fine di recuperare le informazioni relative allo stato di attuazione delle previsioni insediative proposte nei rispettivi Piani di Governo del Territorio. Tali dati hanno consentito di effettuare una sommaria analisi statistica dell'evoluzione del consumo di suolo nel triennio.

La considerazione principale che deriva dall'esame dei dati analizzati riguarda la scarsa significatività dell'intervallo di variazione, dovuta essenzialmente a:
 


Da un punto di vista strettamente analitico, gli incrementi di consumo di suolo dei comuni considerati hanno origine dalla posa di impianti fotovoltaici a terra, impianti a biogas, piccoli ampliamenti di aree produttive, realizzazione di parcheggi, aree di deposito materiali e cave. I valori espressi in percentuale e le motivazioni specifiche di ogni comune sono descritte nelle mappe allegate. È essenziale precisare che i dati sono soggetti a un certo margine di incertezza, dovuta al fatto che per quanto riguarda i temi degli impianti a energia rinnovabile e delle cave, a livello di pianificazione regionale non è stato ancora stabilito un preciso criterio che stabilisca il grado di incidenza considerato relativamente al consumo del suolo. Questo margine di incertezza si estinguerà in seguito all'entrata in vigore della prossima variante al PTR, che provvederà a predisporre i criteri sopra citati. La fonte dati utilizzata per i calcoli trae origine dal sistema DUSAF 2.1 e dal Mosaico dei PRG, sulla base dei quali il Settore Territorio ha sviluppato negli anni una banca dati costantemente aggiornata per mezzo delle verifiche di compatibilità con i Piani approvati. I dati utilizzati per il metodo di calcolo subiranno un confronto con i dati impiegati dal nuovo PTR, al fine di comparare il livello di dettaglio e ponderare di conseguenza l'utilizzo di quello più appropriato.

Una considerazione conclusiva permette però di riflettere sul fatto che un valore tutto sommato contenuto di variazione del consumo di suolo procede nella corretta direzione perseguita dalla L.R. 31/2014, il cui obiettivo a lungo termine è quello di arrivare gradualmente a un consumo di suolo addirittura pari a zero all'orizzonte dell'anno 2050, attraverso l'inversione completa del fenomeno di erosione di nuovo terreno / recupero di aree dismesse.

 una scorretta pianificazione territoriale finisce per dissipare il suolo in quanto risorsa, e distrugge i panorami che rendono il nostro Paese una delle mete turistiche più importanti al mondo. Il suolo è considerato una risorsa non rinnovabile per via dei costi elevati e dei tempi molto lunghi necessari al suo eventuale recupero. Nel nostro Paese, l'aspetto più evidente del fenomeno del consumo di suolo è determinato dall'impermeabilizzazione tramite cemento e asfalto: le ruspe sgretolano il Belpaese al ritmo di 6-7 mq al secondo, senza risparmiare le zone a rischio idrogeologico né le aree protette.

E’ possibile richiedere tutta la documentazione completa:

Via della Conca
326100 Cremona
Tel. 0372 406.529 (oppure 511)

Allegati: