Lavoro in Lombardia

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SETTORE LAVORO E FORMAZIONE - Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro

Newsletter N.3 2024


Formazione ed economia in provincia di Cremona
Formazione ed economia in provincia di Cremona. Le attese dei giovani nella transizione tra formazione e lavoro: sistema economico, sistema formativo e aspettative personali a confronto

Una panoramica sulle principali tematiche affrontate, sui dati presentati e sui contenuti degli interventi dell’incontro pubblico che si è tenuto il 28 novembre 2024, organizzato dalla Provincia (a cura del Settore Lavoro e Formazione della Provincia di Cremona)


E' stato presentato, lo scorso 28 novembre 2024, presso la sala Maffei della Camera di Commercio di Cremona, il “Rapporto sulle connessioni fra sistema formativo e sistema economico in provincia di Cremona” relativo al 2023, elaborato dall’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Cremona con il supporto di PTSCLAS Spa, società di consulenza specializzata nel settore, e frutto della collaborazione tra il Settore Lavoro e Formazione della Provincia e l'Ufficio di Statistica della Camera di Commercio di Cremona.

Il Rapporto si rivolge a studenti, famiglie e insegnanti, ma anche a istituzioni formative, imprese, parti sociali e operatori dei servizi per il lavoro per far conoscere l’offerta di istruzione e formazione locale, con uno sguardo attento anche alle opportunità lavorative presenti nel sistema economico territoriale e alla rapida evoluzione del mercato del lavoro.

Nel Rapporto 2023, in continuità con quello relativo al 2022, sono evidenziati, da un lato, i fabbisogni di figure professionali e di competenze espresse dal sistema economico locale – con particolare attenzione al fenomeno del disallineamento fra domanda e offerta di lavoro – e, dall’altro, la potenziale offerta di lavoro rappresentata dai flussi degli studenti in uscita dai vari percorsi formativi presenti a livello locale.

Ecco alcuni degli aspetti più salienti del Rapporto emersi nel corso della presentazione di Andrea Gianni, project manager – sezione analisi previsionali del Mercato del Lavoro di PTSCLAS Spa:

  • l'elevato divario fra il numero di entrate previste dalle imprese nel 2023 senza richiesta del requisito dell'esperienza (circa 9.210 assunzioni programmate) e il numero medio di studenti annualmente in uscita dai percorsi di istruzione e formazione professionale presenti a livello locale (circa n. 2.590), per cui se anche tutti i diplomati/qualificati annualmente rispondessero alle richieste delle imprese (nel pieno rispetto della libertà di scelta di ciascuno), ciò non sarebbe sufficiente a soddisfare la richiesta;
  • il graduale aumento della propensione delle imprese cremonesi a prevedere l’ingresso in azienda di giovani fino a 29 anni, in controtendenza rispetto agli ultimi anni post-pandemia: nel 2023 la quota di assunzioni previste dalle imprese e destinate ai giovani rappresenta il 30% del totale delle entrate previste, a fronte del 28,1% del 2022, del 28,9% del 2021 e del 29,4% del 2020;
  • l’aumento della quantità complessiva di giovani candidati che le imprese cercano e faticano a trovare: nel 2023 il 49% delle previsioni di entrata delle imprese risultano di difficile reperimento, a fronte del 44% nel 2022;
  • con specifico riferimento agli 8 settori produttivi oggetto di speciale attenzione del Rapporto, l’aumento del divario fra il fabbisogno professionale programmato in entrata dalle imprese senza richiesta di esperienza pregressa (dunque, la domanda di lavoro a cui potrebbe rispondere un giovane appena uscito dal sistema formativo) e la potenziale offerta dei giovani in uscita annualmente dal sistema formativo territoriale: nel 2023 questo divario è pari a circa 4.000 unità, di cui il 93,8% si riferisce a profili per cui è richiesto un titolo di istruzione secondaria (diploma/qualifica) e per il 6,2% a profili per cui è richiesto un titolo di istruzione terziaria (diploma di laurea/ITS), a fronte di un dato complessivo di quasi 2.700 unità nel 2022;
  • la dimensione particolarmente preoccupante di tale divario in un settore cruciale come quello dei servizi per la salute e l’assistenza sociale, che raggiunge le 350 unità a fronte delle 190 unità riscontrate nel 2022.

Per capire meglio le aspettative dei giovani rispetto al lavoro (qualità dei contratti, prospettive di crescita…) e i valori che vi ricercano, la Provincia ha invitato a partecipare attivamente all’incontro le scuole e gli enti di formazione del territorio.

Hanno raccolto l’invito l’Istituto Ghisleri (classe 4^ di Istruzione Tecnica “Amministrazione, Finanza e Marketing – Servizi Informativi Aziendali”), l’Istituto Einaudi (classe 5^ di Istruzione Professionale “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale” e la classe 5^ di Istruzione Tecnica indirizzo “Turismo”), il Liceo Anguissola (classe 5^ del Liceo delle Scienze Umane – Opzione Economico- sociale – Curvatura Comunicazione), il Centro di Formazione Professionale IAL (classe 4^ di Tecnico grafico e classe 4^ di Tecnico riparatore di veicoli a motore - Carrozziere), il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) con un gruppo di suoi allievi.

Con il supporto dei loro insegnanti e la guida di Carlo Catania, formatore ed esperto di orientamento, gli studenti hanno lavorato insieme ed hanno fatto emergere i valori in cui credono, le loro aspirazioni e desideri rispetto al mondo del lavoro:

  • uno stipendio adeguato, che consenta di sentirsi valorizzati professionalmente per il lavoro che si svolge e le competenze possedute, ma anche di essere economicamente indipendenti
  • la relazione con altre persone e il lavoro in team
  • la crescita professionale, l’opportunità di apprendere, di migliorare e “diventare qualcuno”
  • fare qualcosa che piace, che appassioni e che appaghi
  • la conciliazione del lavoro con il tempo libero (flessibilità oraria)
  • l’accesso allo smart working, ma solo in parte, perché è fondamentale la relazione vera con le altre persone con cui lavori
  • un ambiente di lavoro che tuteli il benessere psico-fisico di tutti
  • la possibilità di lavorare in un contesto “internazionale”, che permette di crescere dal punto di vista relazionale, culturale e linguistico
  • un lavoro coerente con il percorso di studi svolto
  • un lavoro non ripetitivo, ma dinamico che consenta di mettere a frutto molte capacità

Un maggiore approfondimento è disponibile nell’articolo della Newsletter “Giovani e lavoro: il punto di vista degli studenti”.

Ad ascoltare con attenzione le riflessioni emerse e a rielaborarle alla luce dell’esperienza all’interno di un’organizzazione imprenditoriale fra le più rappresentative del sistema produttivo locale e non solo, è stato Matteo Gosi, CEO di Wonder Spa, che innanzitutto ha reso manifeste le attese di ogni impresa rispetto ai candidati da assumere: competenza, proattività, efficienza, serietà, voglia di lavorare.

Attese che da qualche anno spesso scendono a compromessi pur di garantirsi l’ingresso di forza lavoro, riducendo le aspettative e assumendo persone che non hanno le caratteristiche desiderate (es. le competenze).

Tuttavia, ha aggiunto che nonostante questo ci sono ancora persone disoccupate e posti di lavoro che non trovano candidati. Perché?

Significa che è vero che oggi ci sono tante opportunità e che oggi i candidati hanno un maggiore potere contrattuale (chiedere più stipendio, più conciliazione tra tempo di lavoro e tempo libero…), ma significa anche che oggi è ancora importante impegnarsi per essere preparati, lavorare sulle competenze, fare esperienze, coltivare la serietà, la proattività e la voglia di lavorare, perché innanzitutto non è scontato che in mancanza di queste caratteristiche trovi un’azienda che ti accolga, ma anche perché il mercato del lavoro è in veloce cambiamento, potranno emergere molte situazioni di crisi e occorre prepararsi anche ad evenienze diverse e cioè ad una realtà in cui i lavoratori dovranno tornare ad adattarsi alle attese delle aziende.

Il rapporto completo è disponibile al seguente link: Rapporto Scuola e Lavoro nella provincia di Cremona



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