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Garante provinciale dei diritti delle persone private della libertà personale

Gagliardi: "Un passo importante per la comunità"


Data di pubblicazione: 22 aprile 2020 in "Consiglio e Assemblea dei Sindaci"

Approvato in consiglio provinciale il regolamento per l'istituzione del Garante provinciale dei diritti delle persone private della libertà personale

Nel corso della seduta consiliare provinciale del 20 aprile è stato approvato il regolamento per l'istituzione del Garante provinciale dei diritti delle persone private della libertà personale.

"Dopo un confronto con il Presidente Signoroni e l'interlocuzione con operatori del settore, abbiamo individuato questa figura del Garante, che opera a titolo gratuito, già presente in altre realtà territoriali – ha precisato il promotore consigliere provinciale Giovanni Gagliardi – Come prevede la stessa legge, l’articolo 7 del decreto legge 23 dicembre 2013, n. 146, convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2014, n. 10, ha istituito il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale e gli ha attribuito il compito di vigilare affinché la custodia delle persone sottoposte alla limitazione della libertà personale sia attuata in conformità alle norme nazionali e alle convenzioni internazionali sui diritti umani ratificate dall'Italia".

Ha continuato Gagliardi: "Le iniziative già intraprese con la Casa Circondariale di Cremona e le ottime relazioni tra Istituzioni han fatto sì, nel corso degli anni, di portare avanti progetti formativi, di lavoro ed educativi promossi dalla stessa Provincia, non ultimo il documentario-film "Cremona e il suo carcere", con la regia di Alessandro Scillitani, nato da una idea di Giorgio Brugnoli. Da qui, dopo alcune ricerche e scambi di informazioni, abbiamo definito un regolamento in cui vengono definiti i compiti del garante sulla scorta di esperienze già avviate e codificate normativamente".

Tra i compiti del Garante vi sono: la visita periodica alla Casa circondariale di Cremona al fine di instaurare colloqui con i detenuti e prendere visione della situazione strutturale e di funzionamento dell’Istituto al fine di rappresentare all’esterno le relative esigenze e sostenere iniziative tese al miglioramento delle condizioni di detenzione; l’esercizio della funzione di tutela delle persone private della libertà personale mediante osservazione, vigilanza e segnalazione delle eventuali violazioni di diritti, di qualsiasi genere, alle autorità competenti per chiedere chiarimenti o spiegazioni, sollecitando gli adempimenti e le azioni necessarie. Inoltre riceve dalle persone detenute e da chiunque ne venga a conoscenza segnalazioni sul mancato rispetto della normativa penitenziaria e/o su presunte violazioni dei diritti dei detenuti; riceve i parenti delle persone detenute, i conviventi e le persone ammesse alle misure alternative anche sulla base di richieste dagli stessi formulate; promuove una cultura della umanizzazione della pena (anche mediante iniziative di sensibilizzazione pubblica sui temi dei diritti umani fondamentali); opera d’intesa con le altre istituzioni pubbliche e del privato sociale per la fruizione di tutti i diritti da parte delle persone detenute e limitate nella libertà personale; definisce iniziative volte a facilitare ai soggetti in carcere o limitati nella libertà personale la garanzia di prestazioni inerenti il diritto alla salute, all’affettività, alla libertà religiosa, alla qualità della vita, all’istruzione scolastica, alla formazione professionale e al lavoro, nell’ottica del principio del reinserimento sociale; si raccorda con le Amministrazioni pubbliche competenti affinché garantiscano prestazioni ottimali di servizio nel campo del diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro.


Nel regolamento è previsto che il Presidente della Provincia, sentito l’Ufficio di Presidenza e previa consultazione con il dirigente dell’Amministrazione penitenziaria locale, nomina il Garante scegliendolo fra persone che hanno fatto pervenire la propria candidatura a seguito di apposito avviso pubblico, residenti nella provincia di Cremona, con competenza ed esperienza nel campo dei diritti umani, delle tematiche sociali, dell’istruzione, della formazione e del lavoro e con particolare sensibilità per le tematiche relative alle persone temporaneamente private della libertà a seguito di provvedimenti giudiziari. Il Garante, che opera in veste monocratica, resta in carica per la durata di anni 3 (tre) e prosegue l’attività sino all’insediamento del nuovo Garante.


 

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